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E’ stata eseguita ieri sera all’ospedale San Francesco di Nuoro l’autopsia sul corpo di Romina Meloni, la 49enne uccisa domenica pomeriggio nel suo appartamento di via Napoli a Nuoro dall’ex compagno, Ettore Sini, di 49 anni, che ha anche ferito gravemente il nuovo convivente della vittima, Gabriele Fois.
Romina è stata uccisa da un proiettile al collo. L’agente di polizia penitenziaria ha usato una pistola 765. Ha esploso con questa cinque colpi, uno mortale, al collo di Romina.
Domenica scorsa, Sini si era presentato a casa della donna, un appartamento in una palazzina di tre piani. Ad aprirgli il primo cancelletto era stata una bambina pensando fosse un compagnetto. Romina, sentendo delle voci, aveva aperto il portone di casa, richiuso subito non appena aveva visto l’ex compagno. Quest’ultimo però aveva sfondato il portone ed era entrato nell’appartamento.
Il motivo che avrebbe spinto l'uomo a uccidere Romina sarebbe riconducibile alla fine della loro relazione mai accettata dal 49enne.
La donna nei giorni precedenti si era lamentata con un vicino di casa a cui aveva confidato che vedeva l’ex marito girare con la macchina vicino a casa.
Oggi il suo corpo tornerà a Ozieri, il suo paese d'origine.
Intanto, ieri, Ettore Sini è stato interrogato dal Gip sassarese nel corso dell'udienza di convalida e si è avvalso della facoltà di non rispondere. I Pm Ireno Satta e Riccardo Belfiori a cui il giudice di Sassari ha trasmesso gli atti, hanno chiesto al Gip di Nuoro la misura cautelare in carcere.
L’uomo era stato individuato a Sassari lo stesso giorno dell’omicidio intorno alle 22: “E’ stato rintracciato in via dei Mille, stava camminando a piedi. E’ stato prontamente bloccato dai militari. Aveva la pistola di ordinanza, con un colpo in canna e due caricatori”, avevano spiegato i Carabinieri nel corso di un’apposita conferenza stampa.