"Il mio assistito al momento è l'unico fermato per questa vicenda, ma io ritengo non sia il solo. La sua posizione è marginale rispetto alla persona indicata come esecutore materiale".

Sono queste le dichiarazioni dell'avvocato Giovanni Azzena, che difende Angelo Frigeri, l'artigiano fermato per il triplice omicidio di Tempio di sabato.

"Bisogna aspettare qualche giorno per avere un quadro completo e chiaro", ha aggiunto il legale.

"Io adesso valuterò, in primo luogo, se proseguire l'incarico alla luce degli elementi ulteriori che emergeranno, se emergeranno, da parte dei Ris e degli inquirenti", ha proseguito l'avvocato difensore dell'uomo fermato con l'accusa di omicidio plurimo per la strage di Tempio.

"Al momento al mio assistito - ha aggiunto l'avv. Azzena - viene contestato di aver cagionato con soggetti ancora non individuati la morte di queste persone".

Una posizione, però, diversa da quella della Procura che oggi pomeriggio in conferenza stampa ha dichiarato che "al momento non esistono elementi in base ai quali poter affermare che Frigeri abbia avuto dei complici. In base agli elementi oggettivi a nostra disposizione abbiamo motivo di ritenere che Frigeri abbia agito da solo", ha detto il capo della Procura di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi.