Si è aperto davanti alla Corte D'Assise di Cagliari, presieduta da Giovanni Massidda, il processo a carico di Fabio Fois, il 57enne residente a Girasole accusato dell'omicidio di Fabio Longoni e del tentato omicidio di Daniele Conigiu, allevatori di Villagrande Strisaili, nel novembre 2017 nelle campagne del paese. Nell'udienza sono stati sentiti alcuni testi della polizia giudiziaria ed è stato incaricato dalla Corte un perito per la trascrizione delle intercettazioni sia telefoniche che ambientali. 

Il processo è stato rinviato al 20 ottobre, quando verranno sentiti i carabinieri del Nucleo operativo di Lanusei che si sono occupati delle indagini, che avevano avuto una svolta nel novembre 2020, a tre anni esatti dai fatti, con l'arresto di Fois. Determinante per l'inchiesta, coordinata dal Pm di Lanusei Biagio Mazzeo, il racconto di Conigiu, sopravvissuto all'agguato: Fois avrebbe cercato vendetta nel sangue, a seguito del furto di due asinelli di sua proprietà compiuto dai due. Fois non ha potuto fare a meno di far pagare l'affronto, che ne aveva messo in discussione il suo spessore criminale nella zona. 

A chiudere il cerchio per la Procura di Lanusei furono alcune intercettazioni ambientali ritenute dirimenti: in qualche occasione Fois avrebbe parlato all'interno della sua auto con un amico a cui riferiva di essere stato attento a non lasciare tracce di Dna nell'auto con la quale si sarebbe allontanato dal luogo dell'agguato e nel frattempo sottoposta agli accertamenti tecnici da parte dei Ris. Il Pm aveva chiesto e ottenuto dal Gip di Lanusei Francesco Alterio il giudizio immediato per il 57enne.