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Si terranno alle ore 18 di oggi, 11 luglio, i funerali di Vincenzo Beniamino Marongiu, il 52enne di Arzana ucciso alle 9 di martedì in piazza Roma, in pieno centro. Le esequie saranno celebrate dal parroco del paese don Michele Congiu nella chiesa di San Giovanni Battista.
IL medico legale Roberto Demontis ha eseguito l'esame autoptico sul cadavere dell'uomo presso l'ospedale di Lanusei e, nella mattinata di oggi, la pm Valentina Vitolo disporrà la restituzione della salma ai familiari.
Le indagini dei carabinieri proseguono senza sosta e a 360 gradi. L'attenzione degli inquirenti si concentra sul passato turbolento della vittima, con diversi precedenti penali. Si stanno visionando in queste ore le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza del Banco di Sardegna, che hanno ripreso l'azione di fuoco costata la vita a Vincenzo Beniamino Marongiu.
Due i killer in azione, entrambi a volto coperto. Uno ha atteso che Marongiu uscisse dal bar di un hotel che si affaccia sulla piazza, poi gli si è posizionato sparandogli ripetutamente. L'uomo, resosi conto di cosa stesse accadendo, ha tentato di fuggire ma è stato raggiunto dai sicari ed è stato finito con un colpo di grazia alla tempia. La pistola utilizzata per l'esecuzione, che in un primo momento si pensava potesse essere a tamburo, sarebbe invece una semiautomatica.
CHI ERA LA VITTIMA – Cinquantaduenne di Arzana, pluripregiudicato e sottoposto a sorveglianza speciale. Aveva precedenti legati al traffico illecito di armi clandestine, munizioni ed esplosivo militare, di altri reati contro il patrimonio e di commercio in stupefacenti. Nel 2016 Vincenzo Beniamino Marongiu venne arrestato, insieme ad altri tre, perché trovato all’interno di una vecchia abitazione abbandonata del comune di Arzana intenti alla cura di piante di marijuana e infiorescenze in essiccazione (sette chili e trenta). E poi, come venne riferito al tempo dai carabinieri, diverse armi clandestine con relativi contrassegni obliterati-abrasi furono trovate nelle abitazioni degli arrestati.
Le indagini andarono avanti e nel 2018 ci fu un nuovo arresto. le migliaia di intercettazioni captate dagli uomini del Commissariato di Lanusei, del NIPAF-Ispettorato forestale e della Compagnia Carabinieri di Lanusei evidenziarono “come il gruppo arzanese fosse assolutamente inserito in un esteso traffico di armi che ha messo in relazione il comune di Arzana (quale centro nevralgico) e diversi paesi ogliastrini”. Gli accertamenti eseguiti portarono alla luce un grosso furto di armi avvenuto nel dicembre del 2014 a Lanusei. Nel 2018 Vincenzo Beniamino Marongiu nell’operazione “Diablo” fu definito dai militari capo e promotore dell’associazione criminale.