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Il 7 dicembre del 1990 tre malviventi uccisero il titolare del market Jolly di Pula, Paolo Atzeni, durante un tentativo di rapina. Dopo 25 anni, uno di loro, Sandro Pireddu, 43enne, originario di Assemini è stato arrestato ieri dai militari del Nucleo Investigativo a seguito della sentenza definitiva della corte di Cassazione che ha respinto il ricorso contro la condanna di 16 anni del giudizio di secondo grado.
Di fatto, Pireddu, dovrà espiare una pena di 14 anni 8 mesi 26 giorni per il periodo trascorso in carcere precedentemente.
Quel giorno, due dei malviventi, Mauro Niola e Roberto Orrù, con volto coperto da passamontagna e armati di fucile e pistola, entrarono nell’esercizio commerciale, mentre il terzo, Pireddu, faceva da palo all’esterno. I due rapinatori non riuscirono a gestire la reazione del figlio del proprietario del market, Paolo Atzeni, trentasettenne e padre di due bambini, e gli spararono alla tempia con la pistola, uccidendolo sul colpo. Il delitto, che scosse in maniera notevole l’intera comunità, rimase impunito per diversi anni.
La svolta nell’indagini, grazie alla tenacia degli investigatori, arrivò nel 2009 mediante un passamontagna abbandonato dai rapinatori in fuga, sul quale, grazie alle moderne tecnologie del settore, era stato rinvenuto materiale biologico utile per le comparazioni.
Il giudizio di primo grado si era concluso, a seguito di rito ordinario, con la condanna a anni 30 per Niola, 20 per Pireddu , e 14 anni per ORRU’, che aveva scelto il rito abbreviato.
Il giudizio di appello aveva visto riformata la sentenza per Niola con un’assoluzione e la condanna di Pireddu ridotta a 16 anni. A tale giudizio la procura generale ha ricorso per l’assoluzione di Niola.
Il 24 novembre scorso, la Corte di Cassazione, ha annullato la sentenza di assoluzione per Niola, con rinvio degli atti alla Corte d’Appello, e rigettato il ricorso del Pireddu.