Il procuratore Biagio Mazzeo ha chiesto il massimo della pena per Fabio Fois, l’allevatore di 57 anni di Girasole, accusato dell’omicidio di Fabio Longoni e del tentato omicidio di Daniele Conigiu: ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi.

La richiesta è arrivata in Corte d'assise a Cagliari al termine di una requisitoria durata circa due ore. Fois è accusato di essere il killer che il 22 novembre 2017 organizzò l'agguato nelle campagne tra Villagrande Strisaili e Girasole. Come movente il pm ha ribadito il furto di due asinelli compiuto l'anno precedente e ammesso dal sopravvissuto nel corso del dibattimento.

"Il furto degli asinelli - ha detto Mazzeo - e il fatto che qualcuno possa aver banchettato alle sue spalle sono un'offesa che per chi segue alcuni codici che si paga col sangue". Per l'accusa, dunque, l'omicidio e il tentato omicidio sarebbero avvenuti per vendetta. Le prove portate in discussione dal pm ruotano attorno al riconoscimento della persona offesa, Daniele Conigiu, che ha indicato l'imputato dalla camminata perché il killer aveva il volto coperto, ma soprattutto dalle intercettazioni. In una - secondo l'accusa - Fois avrebbe detto a un carrozziere di non aver parlato né tossito nell'auto che di lì a poco sarebbe stata portata al Ris per la ricerca di tracce biologiche dell'assassino.

È poi stata la volta degli avvocati di parte civile che hanno arringato davanti alla Corte presieduta dal giudice Giovanni Massidda, a latere Stefania Melis. A rappresentare le famiglie dell'ucciso e dell'allevatore ferito, scampato per miracolo, sono gli avvocati Bruno e Paolo Pilia, con loro anche la legale Marzia Graziano. Per tutta la discussione del pm l'imputato, assistito dall'avvocato Marcello Caddori, è rimasto in silenzio, impassibile anche quando il pubblico ministero ha chiesto per lui il massimo della pena. Il 16 maggio toccherà alla difesa. Salvo imprevisti, lo stesso giorno la Corte dovrebbe riunirsi in camera di consiglio per la sentenza.