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Dopo la riapertura delle indagini con l'arresto due anni fa di Mirko Marteddu, 41enne di Orotelli, ora ci sono altri due indagati per l'omicidio di Giuseppino Carboni, 86 anni, avvenuto a giugno del 2008 a Soddi, nell'Oristanese.
Secondo l’accusa, la notte tra il 22 e 23 giugno 2008 l’arrestato, unitamente ad altre persone, era entrato nell’abitazione dell’anziano al fine di commettere una rapina e, dopo averlo malmenato, ne aveva cagionava la morte mediante asfissia da soffocamento.
L’uomo, dell’età di ottantasei anni, era stato ritrovato la mattina dopo riverso sul suo letto, legato mani e piedi con delle corde e del nastro adesivo. A causarne la morte, oltre la frattura di varie costole, uno straccio di tela inserito nel cavo orale. Commessa la rapina, i banditi erano fuggiti, lasciando sul letto ancora legato l'anziano. Proprio lo straccio conficcato nella bocca aveva provocato la morte di Giuseppino Carboni, ritrovato il giorno dopo riverso sul letto.
A 12 anni di distanza la svolta era arrivata nel 2020 con due frammenti di impronte digitali trovati sul nastro adesivo che i banditi avevano utilizzato per imbavagliare la vittima, poi morta per asfissia da soffocamento. Adesso, che di anni ne sono passati 14, sono finiti nel registro degli indagati - si legge sull'Ansa - Sandro Locci, di 53 anni, e Salvatore Argiolas, di 45 anni, anche loro di Orotelli.
La principale traccia seguita in questo caso degli investigatori, secondo quanto riportano i quotidiani locali, è in un telefonino che la sera del delitto ha agganciato una cella dell'area. Il delitto è avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 giugno 2008.