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"Lula, occorre ricominciare a pregare, perché se Dio non entra nella nostra vita io tornerò qua a celebrare altri funerali". Sono parole forti quelle pronunciate dal vescovo di Nuoro, Mosè Marcia, ieri durante l'omelia ai funerali di Mario Longu, l'ex cantoniere di 71 anni ucciso venerdì mattina, dopo una lite per un'antenna Tv con un vicino di casa, nel cortile della palazzina popolare dove viveva a Lula.
La chiesa di Santa Maria Assunta era gremita, il paese intero ha voluto rendere omaggio al pensionato che tutti ricordano come una persona tranquilla e sempre pronta al sorriso. Un delitto, secondo le prime indagini degli inquirenti, maturato per delle liti condominiali con un altro pensionato, che abita nello stesso pianerottolo della vittima. Si tratta di Mario Farris, 74 anni, unico indagato per l'omicidio, ricoverato da venerdì pomeriggio all'ospedale San Francesco di Nuoro dove si è presentato dopo un malore e dove è tuttoa piantonato dai carabinieri.
"Non si possono lasciare due persone a litigare nella solitudine - ha ammonito il vescovo - Lasciamo che la giustizia venga fatta dalla magistratura, noi intanto preghiamo e abbiamo fiducia in Dio, diciamo no alla violenza e diciamo sì al prossimo di cui ci dobbiamo interessare". La messa è stata concelebrata dal parroco di Lula don Salvatore Goddi e dal parrocco di Olzai don Nicola Porcu, quest'ultimo parente della vittima. La svolta nelle indagini potrebbe arrivare nelle prossime ore: si attendono infatti gli esiti della prova stub eseguita su Farris poche ore dopo il delitto.
Foto copertina tratta da Ansa