Sarà processato con rito abbreviato per stalking e maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna Paola Piras, il 29enne pachistano Masih Shahid, attualmente in carcere a Uta con l'accusa di aver ucciso il figlio 19enne della donna, Mirko Farci, e di aver infierito su di lei con decine di coltellate lasciandola in fin di vita nella sua casa di Tortolì l'11 maggio scorso.

L'avvocato difensore di Shahid, Federico Delitala ha chiesto stato chiesto e ottenuto il rito abbreviato per il suo assistito, nell' udienza tenutasi stamattina davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Lanusei, Giorgio Cannas, che ha fissato la data del processo per il 22 marzo 2022. La donna vittima dell'accusato è rappresentata dall'avvocato Paolo Pilia.

I reati contestati al 29enne risalgono al periodo che va da novembre 2019 a dicembre 2020, quando Shahid avrebbe isolato la sua ex compagna costringendola a rinunciare alla sua vita, insultandola e minacciandola di morte fino a stringerle le mani al collo nell'ultimo incontro tra i due. La donna lo aveva denunciato e Shahid era stato destinatario di un divieto di avvicinamento alla stessa da parte del giudice di Lanusei. Una misura che non era servita a fermare l'uomo, quando la sua violenza è culminata nell'omicidio di Mirko.    

Paola Piras, ferita gravemente con 17 coltellate, rimase per lungo tempo in Rianimazione e solo da qualche mese è tornata a casa. Shahid, quasi immediatamente catturato, scortato dalle forze dell'ordine aveva rischiato il linciaggio della folla. Ora dovrà rispondere di omicidio e di tentato omicidio in un altro processo che si deve ancora aprire. La Procura, infatti, attende il deposito della perizia medico legale sulla salma di Mirko Farci e l'esame del sangue prelevato dai Ris negli abiti dell'uomo.