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Continua a dichiararsi innocente Massimiliano Farci, sotto processo per l'omicidio della compagna Speranza Ponti, avvenuto ad Alghero nel dicembre del 2019. Questa mattina, nella Corte d'Assise del Tribunale di Sassari, il 55enne di Assemini, già condannato a un ergastolo per il delitto della Lotus Rossa - l'uccisione nel 1999 dell'imprenditore Renato Baldussi di San Sperate (Cagliari) - ha risposto alle domande degli avvocati di parte civile, Stefano Carboni ed Edoardo Morette, e del suo stesso difensore Daniele Solinas.
L'imputato ha ribadito la sua versione dei fatti già esposta nell'udienza del 10 maggio davanti alle domande dei sostituti procuratori Angelo Beccu e Beatrice Giovannetti. Oggi ha raccontato di aver conosciuto Speranza sui canali social, quando lei viveva in Liguria. Quindi di aver stabilito con lei un rapporto più stretto chiacchierando in videochiamate fino all'incontro ad Alghero, dove lui stava scontando l'ergastolo in regime di semi libertà e dove la donna era arrivata in vacanza appositamente per conoscerlo, prima di decidere di prendere casa e trasferirsi nella cittadina del nord Sardegna.
Rispondendo alle domande degli avvocati della famiglia Ponti, Farci ha ribadito che la mattina del 6 dicembre 2019 trovò la compagna impiccata alla porta della stanza da letto, nell'appartamento che condividevano. "Ho sempre detto tutta la verità a Speranza, lei sapeva che ero stato condannato all'ergastolo per omicidio", ha detto.
Ha confermato anche di aver deciso di seppellirla sulla collinetta alla periferia di Alghero perché quello era un luogo che lei amava, e di aver deciso di nascondere la sua morte a tutti, dicendo ad amici e parenti che Speranza era partita. Il processo proseguirà il 21 giugno con le deposizioni dei testi della difesa.