La premessa: “Cerco sempre di evitare di cavalcare la rabbia perché non credo sia una buona pratica, ma in questo caso però faccio una eccezione, anche a costo di diventare politicamente scorretto e non fare onore alla istituzione che rappresento" e poi lo sfogo: "Lo dico prima di tutto da padre e poi da comune cittadino: se fosse possibile mi offrirei come volontario per ucciderlo con le mie mani e solo dopo avergli inferto sofferenze atroci. Bastardo!".

A scriverlo su Facebook è stato il deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci, a proposito del 29enne pakistano, Masih Shahid, catturato diverse ore dopo aver accoltellato a Tortolì l'ex compagna Paola Piras, di 50 anni, e ucciso il figlio 19enne di lei, Mirko Farci, che si era frapposto tra i due per difendere la madre. Parole che hanno scatenato polemiche e discussioni a tal punto che Cappellacci ha preferito eliminare il post e scriverne un altro per precisare: “Cari amici, ho scritto un post rabbioso e dai toni molto crudi e politicamente scorretti. Nello scrivere ho ammesso io per primo che stavo andando sopra le righe e che il mio era uno sfogo dettato dalla rabbia di chi vive la condizione di padre ed immagina il dolore e la devastazione per un delitto così atroce ed efferato come quello di uccidere un ragazzo di vent’anni che cercava di difendere la povera mamma. Purtroppo, quello che era uno sfogo che, peraltro, interpretava il sentimento di moltissimi genitori, ha scatenato una corsa tra chi si lanciava nella descrizione delle torture da infliggere e chi ha gridato allo scandalo ed è arrivato a condannare il sottoscritto come se fossi io l’assassino efferato e non l’omicida. Qualcuno si è addirittura spinto sino a contestare la mia condizione di cattolico praticante”.

Il deputato di Forza Italia chiarisce anche: “Non mi pento del mio essere stato politicamente scorretto e rivendico il diritto di dire ciò che penso anche quando esprimo sentimenti forti. Ma dato che la discussione è degenerata ed è stata strumentalizzata, al fine di evitare ulteriori strumentalizzazioni ho deciso di cancellare il post. Chiudo rassicurando chi non fosse stato capace di cogliere lo sfogo, la provocazione ed il senso metaforico delle mie affermazioni: non ho mai ucciso nessuno e resto saldamente ancorato al principio della legalità”.