A Roma, ancora una volta per rivendicare lavoro e risposte per il futuro dello stabilimento di Portovesme (Sulcis) fermo da tre anni.

Duecento lavoratori dell'Alcoa sono arrivati in piazza Montecitorio, dopo aver manifestato (con cori, fischietti, e i caschi di protezione fatti risuonare sull'asfalto) nelle strade del centro della capitale.

Chiedono un incontro con la presidenza del Consiglio dei ministri, dopo che al governo è stato sollecitato da più parti, Giunta e Consiglio regionale della Sardegna compresi, di intervenire anche favorendo accordi bilaterali con Enel già realizzati in situazioni analoghe, e di trovare la strada per superare il tema degli alti costi dell'energia. Una soluzione tale da consentire a Glencore, multinazionale svizzera che ha manifestato l'interesse ad acquistare lo smelter, di riavviare finalmente gli impianti per la produzione di alluminio.

Mentre gli operai protestano a Roma, altri lavoratori del Sulcis sono in marcia su Cagliari per chiedere occupazione.