Assemblea e sciopero negli appalti metalmeccanici, giovedì 18 dalle 8.30, per esprimere con la protesta lo sgomento e la rabbia per la morte dell'operaio Stefano Nonnis, caduto in mare questa mattina mentre lavorava su un pontile della Saras, a Sarroch.

"Un incidente mortale che certifica, ancora una volta, quanto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro l'attenzione non sia abbastanza alta, nonostante i richiami e le sollecitazioni dei sindacati che ripetutamente sollevano il problema e la richiesta di un patto fra istituzioni, imprese e organizzazioni dei lavoratori per incrementare prevenzione, formazione, controlli".

Così Cgil, Cisl e Uil di Cagliari insieme alle categorie territoriali dei metalmeccanici (Fiom, Fsm e Uilm) e dei chimici (Filctem, Femca, Uiltec) che, uniti nel cordoglio per la scomparsa dell'operaio e vicini alla sua famiglia, esprimono tutto il loro sconcerto per un fatto che, dicono, "non può essere derubricato a fatalità", per questo attendono i rilievi sulla dinamica dell'accaduto e l'individuazione delle eventuali responsabilità. Per le sigle, infatti, quando un lavoratore muore nello svolgimento della sua attività, vuol dire che qualcosa è saltato nella catena di norme e prescrizioni che devono garantirne la sicurezza.

"Occorre quindi ricostruire la dinamica con dettaglio e precisione - ribadiscono - per capire cosa non abbia funzionato". Perciò, nel richiamare tutti, committente e aziende d'appalto alla massima attenzione su norme, regole, controlli e soccorsi, i sindacati auspicano che la magistratura faccia chiarezza su quanto accaduto. Intanto, nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee con i lavoratori, con l'obiettivo di decidere come proseguire e rivendicare maggiore attenzione per scongiurare che altri uomini e donne perdano la vita mentre lavorano.