I Carabinieri del Ris di Cagliari sono tornati nel cantiere sotto sequestro di via Londra a Olbia, dove il 24 febbraio scorso è morto il 42enne operaio kosovaro Baskim Bitichi, 42 anni.

Già nella giornata di ieri gli uomini del reparto investigativo scientifico avevano effettuato un sopralluogo con rilievi fotografici. Stamane si trovano nuovamente sul posto, nella zona residenziale in forte espansione di Olbia, per effettuare una ricostruzione 3D con i laser scanner nell'edificio e stabilire la dinamica dell'infortunio mortale. I Ris preleveranno anche altre tracce biologiche.

L'operaio era morto sul colpo dopo essere volato da un'altezza di circa sei metri, davanti a due suoi colleghi connazionali che si trovavano nel cantiere con lui e hanno dato l'allarme attivando i soccorsi. I due raccontarono che Bitichi, assente dal lavoro perché in malattia, si era recato nel cantiere per parlare con loro ed era caduto dal secondo solaio della struttura in costruzione. Questa ricostruzione però non ha convinto gli investigatori.

Il sostituto procuratore di Tempio Pausania, Daniele Rosa, che indaga per omicidio colposo, ha infatti disposto ulteriori accertamenti nel cantiere. Nel registro degli indagati sono finiti i titolari delle due imprese che stavano svolgendo i lavori e il responsabile della sicurezza del cantiere.