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Sarebbe partito alla volta di Sulaymaniyah (Iraq), per raggiungere i territori interessati dal conflitto siriano.
Questa mattina, nell’ambito di un’operazione disposta dalla Direzione Distrettuale Anti Terrorismo di Cagliari, il personale della D.I.G.O.S. della Questura di Nuoro e del Servizio per il contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione ha eseguito perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di tre italiani residenti in Sardegna – due a Cagliari e uno a Nuoro - coinvolti in attività di combattimento all’estero, in particolare nello scenario bellico siriano - iracheno.
Nello stesso contesto, a uno dei tre, Pierluigi Caria, che era in procinto di partire di nuovo per raggiungere l’aria siriana, è stato anche notificato un decreto di sequestro preventivo del passaporto disposto dalla D.D.AT. di Cagliari.
La complessa indagine, come spiegato dagli investigatori, è partita dalla diffusione in rete di una foto (in copertina, in cui sono ritratti due militanti in tuta mimetica con il volto travisato, uno imbracciante un Kalashnikov ed uno col pugno sinistro alzato, dietro tre bandiere che rappresentano la Bretagna Antifascista e la Sardegna.
I due militanti ritratti nell’immagine sono il bretone Olivier Francois Jean Le Clainche (conosciuto colo nome di battaglia KendalBreizh), morto in combattimento il 18 febbraio scorso e il sopra citato Caria.
Alla luce dei riscontri acquisiti nel corso dell’attività investigativa, la D.D.AT. di Cagliari ha indagato lo stesso Caria per il reato di cui all’art. 270 bis del c.p. per aver partecipato alle associazioni Unità di Protezione del Popolo (Yekìneyên Parastina Gel - YPG) e International Freedom Battallion (IFB).