"Sul fatto che i soldi devono essere spesi presto e bene siamo tutti d’accordo, ma dopo i proclami di fine anno la Giunta Pigliaru è andata nella direzione opposta. Infatti per mettere un cappello politico su interventi già previsti da tempo prima ha de-finanziato le opere cantierabili già programmate insieme ai territori dalla precedente Giunta e poi ha tirato fuori dal cilindro un bando a sportello che sembra solo uno stratagemma per dire ai media questo lo abbiamo fatto noi e non quelli che c’erano prima”.  

Sono queste le dichiarazioni dei consiglieri regionali Alessandra Zedda e Pietro Pittalis in merito ai finanziamenti delle opere cantierabili.

“Purtroppo, questo artificio non solo ha aggravato un procedimento già avviato a conclusione – spiegano Zedda e Pittalis -, ma rischia di produrre un danno alle comunità, che vedono sfumare gli interventi proposti, ma soprattutto si presta a possibili disparità tra territorio e territorio. Era il 6 Dicembre quando la Giunta regionale annunciava trionfalmente che in un solo giorno erano state presentate 283 domande per complessivi 140 milioni. Non c’era alcun dubbio che le richieste arrivassero. Il fatto singolare è che qualcuno pensi di contrabbandare questo come un prodigio anziché rappresentarlo per quello che era: i progetti c’erano già, non sono certo spuntati come funghi, ma i sindaci sono stati costretti a inseguire i garbugli della Giunta per non perdere un’opportunità che avevano già conquistato e che l’esecutivo ha rimesso in discussione per i propri capricci mediatici”.

“Le domande c’erano e ci sono, ma qualcuno evidentemente si è dimenticato di rispondere, perché risulta che al momento solo 24 richieste sono state accolte: neppure il 10%. Insomma, questa cosiddetta procedura a sportello si sta rivelando qualcosa di simile ad una befana che passa solo per pochi eletti. Basta fare un giro tra i sindaci – concludono Alessandra Zedda e Pietro Pittalis - per comprendere quale sia il livello di gradimento di queste scelte”.