Orani è un paese sotto choc per la morte della piccola Sofia, la bambina di 11 mesi rimasta coinvolta nello scontro frontale di eri mattina sulla Statale 389.

Appena appresa la notizia della morte della bambina  ieri mattina tutto il paese si è riunito in chiesa nell'ora della messa dei ragazzi e il parroco Riccardo Fenudi ha invitato tutti a una veglia di preghiera per piccola.

Poco prima dell'inizio della messa ha detto ai ragazzi: "Spesso facciamo mille progetti e capita in qualche caso che ci vengano annullati in un attimo. La vita a volte, come è capitato per la piccola Sofia, ci riserva delle brutte sorprese.Oggi è il giorno della preghiera per lei e per i suoi genitori, che devono essere aiutati a superare il dolore". 

Dopo la messa c'è stata una riunione degli attivisti e dei ragazzi dell'Azione Cattolica (Acr), dove la mamma di Sofia è una delle animatrici: martedì 50 ragazzi del paese sarebbero dovuti partite per il monte Gonare per un campo estivo e lì ci sarebbe dovuta essere anche Anna Pes.

Ma nel corso dell'incontro i genitori, bambini e catechiste hanno deciso di annullare il campo e di stare vicino alla coppia sofferente.

Intanto proseguono gli accertamenti da parte delle forze dell'ordine sulla dinamica del terribile scontro frontale. La madre di Sofia è ricoverata in prognosi riservata al San Francesco e il padre, Antonio Noli di 34 anni, che era alla guida della Renault Megane, anche lui è ricoverato ma è stato ferito in modo lieve.

Secondo una prima ricostruzione dell'incidente, lì'Alfa Romeo, l'altra auto coinvolta, alla cui guida c'era il 23enne Antonio Pireddu, in viaggio col padre Raimondo, avrebbe azzardato un sorpasso invadendo la corsia opposta nel momento in cui sopraggiungeva la Renault della famiglia Noli.