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La Procura di Nuoro, è pronta ad aprire un fascicolo contro ignoti a seguito del ritrovamento di un ordigno inesploso davanti ad uno degli ingressi della miniera dismessa di Sos Enattos, a Lula, sito candidato ad ospitare in Italia l'Einstein Telescope.
Per i carabinieri che indagano su ogni fronte, chi ha posizionato l'ordigno, poi fatto brillare dagli artificieri, è contrario alla nascita dell'osservatorio per lo studio delle onde gravitazionali.
Una delle piste su cui si lavora è quella degli interessi sull'eolico: nell'ottobre 2022 fu approvata dall'allora premier Mario Draghi la costruzione di un grande parco eolico sull'altopiano di Gomoretta, a 4 chilometri dalla posizione proposta per uno dei tre vertici del triangolo di ET, e questo danneggerebbe la candidatura del sito italiano. I sindaci della zona hanno protestato e l'Istituto nazionale di fisica nucleare ha chiesto al governo e alle autorità regionali una zona di esclusione di 15 chilometri.
"La sensazione a Lula è di sconcerto generale: sembra impossibile che in questo momento così delicato, dove si iniziano a intravedere i risultati per l'avvio del progetto, ci sia questo scossone - dice all'ANSA Elvira Calia, ex consigliera di maggioranza in paese - Credo che un gesto così forte, aggressivo e punitivo non possa essere stato fatto da una persona del posto. La Sardegna intera - sottolinea - ha da guadagnarci dall'osservatorio astronomico di ultima generazione e a noi di Lula in questo momento ci sembra di essere al centro del mondo: vediamo in ET la speranza e la crescita per la nostra economia e per i nostri giovani".