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Il 1° settembre scrive un post su Facebook in cui pubblica il testo di una immaginaria (forse non troppo) ordinanza sindacale avente per oggetto: “Abolizione dei gruppi Whatsapp delle mamme”.
Un testo che abbiamo visto anche noi e sul quale ci siamo fatti una rigorosa risata.
Attraverso il provvedimento, il sindaco di Desulo Gigi Littarru ‘ordina’ “alle mamme, zie e nonne il divieto di utilizzo degli attuali gruppi medesimi nonché il divieto assoluto di creare nuovi cosiddetti “gruppi mamme” o analoghi”. E comunica che la violazione dell’ordinanza “sarà punita con il sequestro dello smartphone e con la sospensione dell’account Whatsapp fino al termine dell’anno scolastico”. Infine, un avvertimento: “Non è ammesso ricorso al T.A.R. perché contrariamente a quanto pensino le mamme, il sindaco ha sempre ragione”.
Quindi, una volta pubblicato il post, il primo cittadino viene travolto da una valanga di mi piace e commenti. Quanti, infatti, hanno capito l’ironia del sindaco perché iscritti in questi gruppi e sanno dunque cosa si scatena durante le discussioni? Sicuramente tantissimi.
Ma c’è un altro aspetto diventato forse ancora più divertente: Littarru ha scritto l’ordinanza talmente bene che numerose persone hanno creduto fosse vera.
Ecco il testo:
Nell'approssimarsi della riapertura delle scuole credo che questa ordinanza possa servire.
OGGETTO: ABOLIZIONE DEI GRUPPI WHATSAPP DELLE MAMME
I L S I N D A C O
Considerato che la grande maggioranza di cittadini è in possesso di uno o più smartphone e che l’applicazione Whatsapp è installata sulla maggior parte degli smartphone in possesso dei cittadini
Considerato che la piattaforma Whatsapp può essere usata come uno strumento valido di comunicazione e scambio di messaggi e/o documenti soprattutto mediante lo strumento dei gruppi
Constatato altresì che la gran parte dei genitori soprattutto di sesso femminile (ai quali spesso si aggiungono nonne e zie e maestre) ne fa un uso massiccio e talvolta sconsiderato soprattutto per comunicazioni riguardanti la scuola
Preso atto purtroppo che la gran parte dei messaggi scambiati in questi cosiddetti “gruppi mamme” consiste di pettegolezzi, fake news, allarmismi, preoccupazioni eccessive, (dall’unghia incarnita al graffio sottocutaneo, dalla tinta della copertina del quaderno alla pasta stracotta della Mensa, fino ad arrivare al terra piattismo, no VAX, no TAC, no FAX noSTICAZ etc. etc.)
Tenuto conto che l’attuale incertezza in materia di riapertura delle scuole causata dalla situazione sanitaria in atto potrebbe causare una esplosione di messaggi ed esternazioni in grado di confondere ancora di più la cittadinanza lasciando i genitori padri in balia delle schizofrenie delle mamme nonché di riflettersi negativamente sia sul personale docente che quello non docente
Constatato purtroppo che , immancabilmente, immutatamene, la responsabilità viene imputata al sottoscritto (“La colpa è sempre del Sindaco”)
Al fine di preservare la salute mentale degli studenti, del personale docente, dei genitori di sesso maschile, costretti a sopportare le peggiori schizofrenie, e comunque della cittadinanza tutta,
O R D I N A
1) Alle mamme, zie e nonne il divieto di utilizzo degli attuali gruppi medesimi nonché il divieto assoluto di creare nuovi cosiddetti “gruppi mamme” o analoghi
2) La violazione della presente ordinanza sarà punita con il sequestro dello smartphone e con la sospensione dell’account Whatsapp fino al termine dell’anno scolastico
I N F O R M A
Che avverso il presente provvedimento NON E’ ammesso ricorso al T.A.R. perché contrariamente a quanto pensino le mamme, il Sindaco HA SEMPRE RAGIONE.
Il Sindaco