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La mostra del fumetto animerà Norbello anche durante il nuovo anno. Tutti i giorni, escluso il giovedì, e fino a febbraio, presso il Museo e Parco del Fumetto sarà possibile visitare “Originalia”, dove verranno esposte una serie di pregevoli tavole originali di fumetto e diversi cels (rodovetri in acetato) realizzati per importanti film d’animazione. Le opere appartengono alla collezione Raffaele Piras e a quella del Centro Internazionale del Fumetto. La progettazione annuale e la direzione artistica degli eventi (mostre, convegni, laboratori, incontri con autori) verranno affidate al Centro Internazionale del Fumetto, mentre per la gestione degli spazi sarà responsabile la Proloco Norbello.
Il progetto è nato e maturato grazie a una convenzione con Bepi Vigna, direttore e rappresentante legale dell’Associazione Hybris - Centro Internazionale del Fumetto, per quanto riguarda la direzione artistica degli eventi del "MIDI", il Museo del Fumetto e del Design Interattivo. L’accordo ha lo scopo di promuovere la narrativa per immagini, dando impulso al turismo culturale, e di valorizzare il lavoro degli autori locali. Fra i curatori della mostra Raffaele Piras, appassionato collezionista di fumetti che ha raccontato la sua esperienza a Sardegna Live.
“Sono un grande collezionista sia di fumetti che di illustrazioni della Sardegna – racconta –. Con la mia collezione ho ricostruito la storia del fumetto in Italia dal 1908, attraversando tutti i grandi eventi del Novecento e del nuovo secolo. Così anche per gli illustratori della Sardegna, da quando Biasi nel 1905 face una caricatura della Deledda sull’Avanti della Domenica”.
Fra i tanti, Raffaele Piras può vantare il possesso di prime uscite come quelle di Superman, dell’Uomo mascherato, dei Puffi e di Tex. Una passione nata da un trauma, e sbocciata definitivamente a distanza di anni: “Quando ero piccolo – spiega – era impossibile collezionare, perché ai tempi, a parte qualche caso, erano ritenuti diseducativi. Quindi, nonostante cercassi di conservarli, mia madre li gettava nel camino. Intorno ai 45 anni mi è venuta voglia di riprendere in mano la mia passione: così ho deciso di collezionare una ‘striscia’, si trattava della serie di fumetti de ‘Il grande Blek’. Lo conobbi la prima volta a 8 anni, e il fatto che la striscia terminasse con la morte dell’eroe mi lasciò molto turbato. E’ stato il mio primo incontro con la morte”.
Poi il progetto di ricostruzione della storia regionale: “A Lucca ho trovato un libro di Alfredo Niceforo, intitolato ‘Italiani del Nord e italiani del Sud’, nel quale veniva fatta una disamina sulla situazione socio-politica e culturale delle regioni, che riferiva del fatto che in Sardegna non ci fosse cultura. Mi sono chiesto ‘Ma come?’, così ho iniziato a collezionare tutte le copertine illustrate da Biasi. Poi ho recuperato tutti i ‘Pinocchio’ illustrati dai sardi, anche in campidanese”.
Cosa presenta la mostra, in sostanza? “Si tratta di tavole originali – spiega il collezionista –, ovvero disegni fatti dall’autore su un cartoncino di diverse dimensioni che diventa poi la pagina del fumetto, ed è un pezzo unico. Poi verranno esposti i cels dei manga giapponesi: trattasi di tavole in acetato di cellulosa dipinte a mano. Sono frammenti di un cartone, e anch’essi pezzi unici. Io, ad esempio, possiedo il frame del celebre Lamù”. Fra i cels più pregiati, secondo Piras, quelli di Osamu Tezuka: “In Giappone è definito il dio del manga, una sorta di Walt Disney. Qua alla mostra abbiamo, per esempio ‘Il Mio Son Goku’ (a cui poi si è ispirata lo storia del celebre Goku di Dragonball, ndr), ‘Metropolis’, ‘Black Jack’, ‘Sampei’ e tanti altri”.