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La Polizia di Stato di Oristano nel corso del mese di marzo ha dato esecuzione a cinque misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, tutti di sesso maschile e residenti in Oristano e provincia, resisi responsabili, a vario titolo, di reati inerenti violenze di genere quali atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
Sono cinque provvedimenti conosciuti col nome di Codice Rosso, che il personale in servizio presso la seconda sezione della Squadra Mobile della Questura di Oristano ha eseguito negli ultimi giorni, dando attuazione a due arresti in flagranza differita e tre misure cautelari, una delle quali in carcere, disposte dalla locale Procura della Repubblica.
Due uomini sono stati denunciati, e sottoposti a misura cautelare, per il reato di maltrattamenti perpetrati ai danni di familiari conviventi, in un caso vittima era la compagna, nell’altro l’anziana mamma del maltrattante, che dopo anni di angherie subite hanno trovato il coraggio di denunciare i fatti subiti.
Altri due giovani sono stati invece arrestati in flagranza differita per il reato di atti persecutori nei confronti di ex compagna e di una amica che aveva respinto le pesanti avances del pretendente.
Un uomo è stato denunciato e sottoposto alla misura della custodia in carcere in quanto responsabile di atti sessuali ai danni di una ragazza minorenne; lo stesso era già stato sottoposto, tempo prima, ad altra misura cautelare per fatti analoghi posti in essere nei confronti di un’altra ragazza giovanissima.
Nei primi tre mesi dell’anno la Polizia di Stato di Oristano, su disposizione e col coordinamento della Procura della Repubblica, nel contrasto all’increscioso fenomeno in questione, ha dato esecuzione a undici misure cautelari e pre-cautelari nei confronti di altrettanti uomini, di varie età e differenti estrazioni sociali, nella maggior parte dei casi accomunati dall’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti.