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Dario Orrù ha 33 anni, è di Oristano e vive con la madre Maria Gabriella, 73enne con un'invalidità al 100 %: " Ho chiamato a Palazzo Chigi e parlato della situazione di mia madre con il capo di gabinetto della Presidenza del Consiglio, e non mi fermerò qui per risolvere la questione di grave di malasanità in cui vive lei e tante altre persone con disabilità ".
Da mesi i panni igienici che il sistema sanitario regionale dovrebbe erogare gratuitamente a Maria Gabriella, arrivano a singhiozzo e solo dopo le costanti segnalazioni da parte del figlio che si rivolge a chiunque, compresa la premier Meloni , per " ottenere ciò di cui un malato con grave disabilità ha bisogno ”.
" La storia di mia madre va avanti da mesi - racconta Dario -, da quando lo scorso anno hanno iniziato a non portarci a casa i pacchi con i panni. Lei, così come tutte le persone incontinenti, non può certo restarne senza, ma alla L’Asl n.5 di Oristano evidentemente la pensano diversamente ”. Il figlio di Maria Gabriella ha chiamato tutti: la direzione generale della Asl oristanese, i responsabili dell'ufficio di assistenza protesica, addirittura se è messo in contatto con i referenti della Regione Sardegna e il presidente in pectore Alessandra Todde. Le risposte, quando le ha ricevute, sono state vaghe e in alcuni casi irrispettose. E allora le domande Dario ha deciso di continuare a farle, puntando sempre più in alto, fino a Giorgia Meloni.
" Nei mesi scorsi, dopo il mio smuovere le acque, abbiamo ricevuto il carico di panni che stavamo aspettando, ma dopo poche settimane siamo di nuovo punto ea capo - dice avvilito - Mia madre sta acquistando, quando può, i panni in farmacia con i soldi della pensione, ma un pacco da 14 pezzi costa anche 12 euro e copre a mala pena qualche giorno della settimana . È stata Maria Gabriella stessa a voler raccontare la sua storia e puntare i riflettori sulla sua condizione e quella di tanti malati sardi: " Al posto di questi panni - chiarisce - mi ritrovo ad usare asciugamani da bidè, ma sono tutta bagnata fino alla testa. A volte li acquisto ma costano tanto, ho anche mio figlio a casa, non posso permettermi di comprarli per l'intero mese. Vorrei solo che le cose che mi spettano di diritto mi venissero date, tutto qui " . Intanto Dario continua il suo pressare e non è intenzionato ad arrendersi.