“A fare i conti con le grosse criticità da affrontare è oggi il Pronto Soccorso di Oristano,  a rischio per grave carenza di tutto il personale sanitario: Medici, Infermieri, OSS  ai quali viene chiesto di garantire i turni diurni, pomeridiani, notturni e le reperibilità notturne e festive, saltare i riposi, mettendo a serio rischio il benessere psico fisico dei dipendenti, oltre al clinical risk a cui sono sottoposti.  È grande la preoccupazione e lo stress a cui sono sottoposti, ambulanze in fila a fronteggiare un'emergenza che sembra non essere più sotto controllo, come se stesse sfuggendo di mano, il rischio di commettere errori è veramente elevato”.

È la denuncia della Federazione FSI USAE, che confida in un immediato intervento della Regione e del Commissario ATS, del Presidente Commissione Sanità. “Criticità troppo vitali per non essere considerate, che vi evidenzieremo di seguito”.

Ad esempio, “il personale di pronto soccorso si trova ad affrontare l'emergenza gestionale, che viene addirittura aggravata dalla richiesta di integrazione di posti letto ad un numero di 8; ad oggi, 20/10/2020, sono ospitati, in quella che era stata concepita  area “sporca” per la temporanea accoglienza dei pazienti sospetti Covid, ben 9 pazienti Covid-positivi che non è stato possibile trasferire per la nota indisponibilità di posti letto dedicati in tutta la Sardegna”.

E ancora: “I pazienti COVID-positivi sono collocati in locali non idonei strutturalmente e logisticamente”, afferma ancora la Federazione FSI USAE.

Chiediamo è l’appello - con urgenza alle Autorità competenti l'assunzione di personale sanitario per fronteggiare l'emergenza che sembra essersi risvegliata, destando non poca preoccupazione nelle fila di tutti i dirigenti e di tutto il personale coinvolto, destabilizzando l'intero Ospedale che oggi si è visto davanti una brutta e triste  fotografia mai vista sino ad ora, con la fila delle ambulanze durante tutto il perimetro del pronto soccorso”.