La Procura di Oristano ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo sulla morte di Filippo Vidili, il cacciatore 50enne ucciso per errore da un compagno venerdì scorso nelle campagne di Sedilo.

Il nome dell'uomo che avrebbe sparato è stato iscritto nel registro degli indagati. Si tratta di un atto dovuto a sua stessa tutela, necessario per effettuare tutti gli accertamenti irripetibili previsti.

Domani il tribunale di Oristano conferirà al medico legale Roberto Demontis l'incarico di eseguire l'autopsia sul corpo della vittima. L'esame potrà svolgersi forse già lunedì.

I FATTI

Secondo quando emerso dalle prime indagini della Procura, Vidili è stato raggiunto fatalmente da una fucilata all'addome durante una battuta di caccia. L'uomo, residente a Oristano, si era recato insieme a un amico a Sedilo, ospite di una compagnia del posto, per inaugurare la nuova stagione di caccia grossa in località Padru, non distante dalla SS 131 Dcn.

Il 50enne era appostato in attesa del cinghiale quando è stato centrato da una fucilata. Il compagno di battuta, probabilmente, sentendo un movimento improvviso ha capito che la preda era in arrivo e ha aperto il fuoco. Tre fucilate a palla singola: una ha raggiunto l'animale, una ha scalfito una roccia e l'altra ha colpito l'amico.

IL DRAMMA E LE INDAGINI

Inutili i soccorsi, i tentativi di rianimare Vidili non hanno dato alcun esito e i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Le armi usate nella battuta di caccia sono state poste sotto sequestro dagli inquirenti per le perizie necessarie a ricostruire nel dettaglio la dinamica dell'incidente.