La Procura della Repubblica di Oristano, in collaborazione con la Polizia di Stato, la Capitaneria di Porto e il Servizio di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’ASL di Oristano, ha avviato azioni legali contro quattro titolari di noti ristoranti della provincia, accusati di aver utilizzato alimenti di provenienza illecita e non tracciata, soprattutto ittici, in cattivo stato di conservazione.

Queste azioni sono scaturite da un arresto precedente di due individui che avevano rubato una grande quantità di cozze e altri pesci da allevamenti nel Golfo di Oristano. Le indagini hanno rivelato un'ampia attività criminale che coinvolgeva un mercato nero di prodotti ittici destinati alla ristorazione.

Gli indagati acquistavano regolarmente pesci e molluschi dai rivenditori illegali per servirli nei ristoranti, ignorando le norme igieniche e di tracciabilità alimentare. Questo comportamento ha posto a rischio la salute dei clienti ignari.

Le autorità competenti hanno condotto perquisizioni che hanno confermato le violazioni riscontrate durante l'indagine, sequestrando grandi quantità di prodotti ittici, carne e salumi, privi di documenti di provenienza e in cattivo stato di conservazione.

Oltre alle conseguenze penali, i ristoratori rischiano sanzioni amministrative significative e la sospensione delle loro attività di somministrazione per un periodo prolungato.