Il pubblico ministero di Oristano, Valerio Bagattini, ha chiesto il rinvio a giudizio per Monica Vinci, la 54enne che il 18 febbraio 2023, nella sua casa di Silì, uccise la figlia tredicenne Chiara Carta e poi tentò il suicidio. La decisione sul processo spetterà al gup nell'udienza preliminare fissata per l'8 ottobre. Attualmente, la donna è detenuta nella Rems di Capoterra.

Dietro l’omicidio una vicenda segnata da disagio psichico, difficoltà economiche e una separazione complessa dal padre di Chiara, Mario Carta, agente della Polizia locale di Oristano. Vinci colpì la figlia con un coltellino svizzero per 20 volte, poi la soffocò con un cavetto di cellulare, prima di tentare di togliersi la vita lanciandosi dalla finestra.

Le perizie hanno dato esiti contrastanti: per la difesa e il giudice, la donna era “completamente incapace di intendere e volere” al momento del delitto, mentre il consulente del pm ritiene che fosse solo “parzialmente” incapace.