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Fa ancora riflettere e discutere l'atto intimidatorio contro una cava del marmo che rischia di provocare pesanti ripercussioni economiche, tanto che il sindaco Franco Mulas ha voluto incontrare ieri mattina il titolare della società. «Con l'imprenditore Gianni Buonfigli abbiamo parlato di prospettive guardando al futuro, senza sottovalutare nulla, ma l'impegno dichiarato con volontà ora è rivolto all'organizzazione del lavoro che si muove tra sviluppo e nuove realtà occupazionali», ha detto il primo cittadino dopo la riunione che quindi è andata ben oltre la semplice solidarietà anche perché dal vertice è scaturito un messaggio preciso: l'attentato non cambia i programmi di sviluppo»
MESSAGGIO INASPETTATO
Nello stabilimento della Simg, azienda leader del settore lapideo del gruppo Buonfigli-Scancella, l'attentato è stato vissuto come un segnale da interpretare andando oltre la valutazione dei danni. Se dal punto di vista econo,ico le conseguenze sono state lievi, resta infatti il preoccupante segnale, come dimostra la stessa reazione istituzionale: «Abbiamo analizzato nel dettaglio la situazione che si è venuta a creare - prosegue il sindaco - in riferimento all'attentato si è cercato di capire quali cause abbiano potuto scatenare un atto di tale gravità. Buonfigli ha ribadito più volte che l'attività ripartirà fin da subito serenamente e con tranquillità. Non vogliamo lanciare nessun allarme, ma si rende necessario capire il perché una atto così grave, nel segno dell'intimidazione, sia stato compiuto ai danni della Simg».
RIPRENDE IL LAVORO
Lo stabilimento per l'estrazione e la lavorazione del marmo del gruppo Buonfigli-Scancella nel centro della Baronia da lavoro a 163 dipendenti. Dalla prossima settimana, dopo i turni di riposo estivi, una prima squadra è pronta per far ripartire l'attività. «Negli uffici della Simg da qualche giorno si lavora a ritmo serrato - dice Franco Mula - e dalle parole di Gianni Buonfigli, emerse durante il confronto, si evince la volontà di porre in essere nuove strategie che potrebbero creare sviluppo e nuovi posti di lavoro per tutto il territorio. Non si sottovaluta nulla, è chiaro, ma nello stabilimento di Orosei l'obiettivo principale è quello di andare avanti, a prescindere dall'accaduto recente».
Roberto Tangianu