Dopo due anni di indagini i carabinieri del Ris hanno stabilito che i resti umani trovati nelle montagne di Osini (Ogliastra) nel 2014 appartengono ad Antonio Bernardo Olianas, allevatore di Ussassai scomparso nel 1996.

Alcune ossa umane erano state rinvenute il 24 maggio 2014 da un gruppo di speleologi del Club Alpino di Cagliari che stavano compiendo un'escursione in località "Bruncu S'Armidda", presso Osini. Le ossa erano nascoste in un passaggio verticale, raggiungibile solo con le funi, che conduce ad una grotta non censita.

I carabinieri di Jerzu, supportati dai colleghi del Ris, avviarono subito le indagini per risalire all'identità del cadavere. Dopo due anni di accertamenti e comparazioni del Dna i militari sono risaliti al nome della vittima. Quello ritrovato a Osini, infatti, è lo scheletro di Antonio Bernardo Olianas, scomparso nel nulla il 29 gennaio 1996 dopo che era stato visto per l'ultima volta dal fratello mentre pascolava il suo gregge in località "Taccu Mannu", nelle campagne di Ussassai.

Un foro presente nel cranio farebbe pensare che Olianas sia stato ucciso a colpi di fucile, ma per averne la certezza bisogna attendere ulteriori accertamenti.

E' stata dunque aperta un'indagine per omicidio. Olianas potrebbe essere stato ucciso perché testimone scomodo di un sequestro di persona.