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Si è tenuto ieri mattina a Nuoro il vertice tra il commissario della Asl Mario Palermo e i sindaci dei paesi della Barbagia e del Mandrolisai impegnati nella battaglia in difesa dell’ospedale San Camillo di Sorgono. Non piace la proposta di riordino del sistema ospedaliero avanzata dall'assessore della Sanità Luigi Arru e dalla Giunta di cui fa parte.
Amministratori locali e cittadini hanno contestato i propositi avanzati dal governo regionale che porterebbero alla perdita di numerosi servizi essenziali per il San Camillo. All’incontro era presente il sindaco di Sorgono Giovanni Arru, quello di Desulo Gigi Littarru, Alessandro Corona di Atzara, Flavia Loche di Tonara, Laila Dearca di Teti, Francesco Zucca di Tiana, Angelino Nocco di Meana Sardo.
Si è trattato di un vertice tecnico e non politico, durante il quale il commissario Palermo ha assicurato ai sindaci che non solo non verrà chiuso alcun reparto dell’ospedale San Camillo, ma che presto verrà inaugurato il nuovo pronto soccorso e le due sale operatorie.
“L’incontro con il commissario Mario Palermo - spiega il sindaco di Atzara Alessandro Corona - ha dato confortevoli notizie sugli attuali problemi del San Camillo, grazie alle rassicurazioni sulla pronta soluzione delle problematiche croniche quali la Tac. Dal punto di vista della proposta di riordino la discussione è stata franca e abbiamo fatto presente l’assoluta contrarietà dei Sindaci alla proposta di riordino del sistema ospedaliero”.
Il primo cittadino di Teti Laila Dearca fa sapere che i sindaci della Barbagia e del Mandrolisai a settembre avranno un confronto politico con l’assessore della Sanità Luigi Arru.
“Non accetteremo alcuna proposta a ribasso, questo deve essere chiaro. A Nuoro il tavolo di discussione è stato di tipo tecnico - spiega Dearca -. I sindaci a confronto con il commissario straordinario Palermo e i suoi funzionari hanno discusso su due questioni. La prima, relativa alla condizione attuale dell’ospedale e alle sue criticità legate a problematiche di carattere gestionale e burocratico, come la riparazione della Tac, l’assegnazione dell’ortopedico, la riattivazione di chirurgia, l’apertura della nuova ala del pronto soccorso, del servizio di trasporto in ambulanza da e per Nuoro e della radiologia. Il secondo livello della discussione è stato, invece, quello di capire a quale tipo di ripercussioni porterebbe la nuova riforma sanitaria sull’ospedale di Sorgono che verrebbe inquadrato come stabilimento del San Francesco di Nuoro in zona disagiata. Su questo aspetto il commissario Palermo ha precisato che la riforma non dovrebbe apportare alcun cambiamento, ma in realtà non c'è stata molta chiarezza su cosa diventerà il San Camillo”.