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“Un fallimento”. Così la giornalista de Il Corriere della Sera, Elvira Serra, ha descritto l’esperienza “traumatica” vissuta da sua cognata all’ospedale di Nuoro. Ricoverata per una pancreatite acuta, la parente della giornalista avrebbe vissuto una situazione da incubo.
Il suo racconto, affidato ai social, è stato commentato da Mauro Pisano, direttore della SC Cardiologia e direttore del Dipartimento Area Medica Ospedale San Francesco ASL Nuoro, e dalla neo presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde.
“È innegabile che quanto riportato dalla Sig.ra Serra corrisponda a realtà.
E chi lavora nel campo della sanità, non solo nuorese, soprattutto in questo momento storico, è consapevole che ci saranno in futuro altri episodi simili che verranno riportati su social e testate giornalistiche varie, con le solite foto di barelle nei corridoi dei reparti e separé per garantire la privacy – ha esordito sul proprio profilo Facebook il direttore Mauro Pisano - E, visto che ci sono – prosegue il direttore - vi svelo in anticipo che questo capiterà probabilmente ogni qualvolta si presenterà un picco di patologie stagionali come ad esempio le sindromi influenzali. Mi spingo oltre: lo stesso fenomeno si verificherà in tutti i presidi ospedalieri, soprattutto in quelli con carenze di organico e in particolare nei reparti generalisti come Medicina e Geriatria”.
“Quanto detto però non può essere una scusante e il minimo che ci si possa aspettare, quando un fatto del genere viene dato in pasto ai social, è subire una valanga di insulti. La protesta ci sta tutta – ammette Mauro Pisano - La superficialità nei giudizi e le inesattezze molto meno”.
“Vede, Elvira – afferma il direttore di Cardiologia, rivolgendosi ad Elvira Serra - capisco lo stato d’animo, ma mi sarei aspettato, soprattutto da chi fa un lavoro nobile come il suo, orientato alla ricerca della verità che deve spingersi oltre la prima impressione, un minimo di equilibrio. Quanto è capitato non significa che viene negato il diritto alla salute ai suoi concittadini”.
“L’assistenza sanitaria, intesa come atto medico, è sempre garantita. C’è stato un problema di ordine alberghiero, mi passi il termine, non di assistenza – dice ancora Pisano - Ci sono dei frangenti dove il carico assistenziale supera le capacità di accoglienza del reparto con la conseguenza che i pazienti stazionino, per qualche ora o addirittura per qualche giorno, nei corridoi dei reparti o nelle aree boarding dei pronto soccorso. Di tutta Italia. So che è spiacevole e non dovrebbe accadere”.
“Se avesse avuto il buon gusto di informarsi, si, proprio dal Dottor Zaru, il direttore del reparto, avrebbe potuto comprendere che quella situazione era solo temporanea. Il team del direttore del reparto di Medicina, che le sembrerà strano, ha scelto Nuoro rifiutando sedi sicuramente più allettanti, stava lavorando per concludere gli iter assistenziali al fine di assorbire i pazienti, come la sua parente. Che erano però presi i carico – spiega il direttore - Pensi questo direttore di cui lei chiede le dimissioni, è professionalmente talmente attrattivo che sta richiamando pazienti con patologie specifiche da altre aziende e soprattutto giovani medici che vedono in lui un punto di riferimento professionale. Lascio a lei le conclusioni su questo aspetto”.
“Sono sicuro che una giornalista che lavora in una testata così prestigiosa ha tutti gli strumenti per approfondire il giudizio sulla sanità nuorese.
Non sia superficiale – scrive ancora Mauro Pisano - Rischia di essere offensiva verso tutti i suoi concittadini che ogni giorno lavorano dentro il San Francesco, buttando il cuore oltre l’ostacolo, per il bene dei pazienti. Tutti gli operatori che lei offende con la sua superficialità, dall’ultimo degli OSS al primo dei medici, sono in numero esiguo e non perché ‘non si assume’” .
“Ma non devo sicuramente spiegare ad una giornalista del Corriere della Sera quali siano i motivi del problema dell’assenza di medici in Sardegna, e particolarmente nel nuorese. Sono sicuro che se approfondisce questo aspetto potrà farne un pezzo da prima pagina – dice il direttore - Malgrado queste difficoltà enormi, non presenti in altre aree più fortunate della nostra Isola, consapevoli di non avere nessuna bacchetta magica per risolvere problemi che sono strutturali e non gestiti da anni, abbiamo progettato una serie di interventi, che ovviamente necessitano di tempo per renderli operativi al 100%”.
“Ma nel frattempo abbiamo attivato un percorso di telemedicina riducendo del 30% i ricoveri per scompenso cardiaco pur aumentando il numero di ricoveri complessivi in tutto il San Francesco, segno che l’Ospedale è ripartito – spiega il direttore - sta ripartendo una rete per il trattamento delle epatopatie che avrà come satelliti anche gli ambulatori periferici della ASL, coordinato dal Dott. Zaru (quello che “adesso lo licenziamo”), stiamo riattivando il centro valutazione Alzheimer e bandendo il concorso per la direzione della Geriatria, abbiamo fatto ripartire e riqualificato l’Ospedale di Sorgono, stiamo per attivare un programma di screening per trattare i fattori di rischio modificabili sulla popolazione generale, ed entro l’anno partirà il progetto Nuoro città cardioprotetta, oltre ad un progetto pilota per l’abbattimento delle liste d’attesa”.
“Quando poi ha una mattinata libera, venga a trovarci in cardiologia – continua il direttore - Magari troverà, chissà, qualche cerotto in una finestra, ma le garantisco che qualora dovesse aver bisogno di una procedura salvavita, lei riceverebbe la stessa qualità dei centri che lei reputa come riferimento. Tanta roba per una cardiologia che era praticamente chiusa meno di due anni fa, non crede?”
“Vede Elvira, questi sfoghi Giacobini con richieste di licenziamento, servono solo a creare sfiducia in un territorio che invece sta pian piano ripartendo. Mi creda, abbiamo ancora tantissimo da fare e siamo noi i primi ad essere consapevoli di cosa non funziona. La prossima volta, “esca” pure nei social ma prima si informi con chi di dovere in modo che la sua protesta sia costruttiva e costituisca, ammesso e non concesso che sia necessario farlo, un pungolo per fare ancora meglio. Abbiamo necessità di proposte per migliorare”.
“Questa mie righe sono dovute, in quanto come Direttore del Dipartimento dell’area medica, non posso permettere che tutti gli operatori che si prodigano ogni giorno tra mille difficoltà in quei reparti, vengano giudicati in modo così superficiale. Se poi in futuro dovesse chiedere altri licenziamenti, mi raccomando, non si dimentichi di me”. Conclude il direttore Mauro Pisano.
“La Sanità pubblica in Sardegna è in una crisi profonda e l’ospedale San Francesco di Nuoro non fa eccezione – afferma la neo governatrice - Il diritto alla salute negato è uno dei più importanti tra i motivi per cui i sardi hanno votato per il cambiamento. Quando la crisi sanitaria, poi, tocca direttamente i propri familiari, il senso di frustrazione cresce e le mille storie ascoltate diventano vita vissuta”.
“Capita così che una giornalista seria, che fa onestamente il suo lavoro di descrivere la realtà che la circonda, viene presa di mira da chi è disposto a tapparsi gli occhi pur di blandire chi il potere lo ha gestito fino ad oggi, utilizzandolo per distribuire favori – dice la presidente - Al San Francesco, oltre ai problemi del reparto di Medicina sottolineati da Elvira Serra, un’altra criticità è la chiusura del reparto di ortopedia. Se disgraziatamente qualcuno subisce una frattura, è costretto a recarsi altrove per farsi curare. E potrei continuare”.
“Le carenze che affliggono la Sanità in Sardegna sono sotto gli occhi di tutti e denunciarle è il primo passo, necessario, per poterle affrontare e risolvere – spiega Alessandra Todde - Durante la campagna elettorale abbiamo sentito centinaia di testimonianze analoghe e ora, a campagna terminata, affermiamo più che mai che la Sanità è una nostra priorità assoluta”.
“Alla giornalista Elvira Serra, che con spirito di servizio ha denunciato con coraggio ciò che ha visto con i propri occhi e vissuto sulla propria pelle, va tutta la mia solidarietà e la conferma che, non appena insediata, la salute dei sardi sarà al primo posto tra i miei pensieri e le mie azioni”, conclude la neo presidente.