Sono state inaugurate oggi, le tre nuove sale parto e travaglio dell’Ospedale San Martino di Oristano.

Alla cerimonia erano presenti l’arcivescovo Roberto Carboni, il Commissario Ats Sardegna Giorgio Steri, il direttore Assl Oristano Mariano Meloni, il presidente della Commissione regionale Sanità Domenico Gallus, l’assessore regionale all’industria Anita Pili, il consigliere Emanuele Cera e il presidente dell’Ordine dei Medici Antonio Sulis.

In ciascuna sala sono presenti diversi strumenti tra cui le poltrone con le liane per offrire alla donna un sostegno nelle posizioni verticali, la fitball, una grande palla di plastica che aiuta ad assumere una corretta posizione e gli specchi per controllare la posizione del bambino durante il parto.

Inoltre è stata anche realizzata un sala operatoria interna al reparto, che consentirà di intervenire in maniera più rapida e sicura quando ci sia necessità di eseguire un cesareo d’urgenza. “Finora – ha dichiarato il direttore dell’Unità operativa Angelo Multinu – anche i cesarei d’urgenza venivano effettuati nel blocco operatorio, situato nel corpo Dea: per raggiungerlo si impiegano diversi minuti, che in alcuni casi possono essere preziosi per salvare la vita del piccolo o della sua mamma”.

Un’altra novità è data dall’’introduzione del nuovo cardiotocografo senza fili, uno strumento che permette di rilevare la frequenza cardiaca fetale, le contrazioni uterine ed i movimenti del feto.

I lavori di ammodernamento delle sale parto e di realizzazione della sala operatoria sono costati complessivamente circa 400 mila euro. “Si tratta di un importante passo in avanti per operare in sicurezza e garantire i migliori standard qualitativi alle mamme e ai loro bambini: con l’apertura delle nuove sale parto aggiungiamo un altro tassello fondamentale alla buona sanità del territorio”, queste le parole del Commissario Steri.

«Con un reparto di Ginecologia e Ostetricia radicalmente rinnovato nel suo cuore pulsante, rappresentato da sale parto e sala operatoria, –  ha aggiunto Meloni – la sanità di Oristano si arricchisce di una struttura moderna che permetterà di garantire alle partorienti comfort e sicurezza”.

Quella di aprire le nuove sale parto è stata una delle priorità fin dal mio arrivo – ha spiegato il direttore dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia Angelo Multinu, alla guida del reparto da agosto 2019 – In questi mesi mi sono speso per arrivare a questo traguardo e ringrazio la direzione Ats e Assl Oristano, i servizi tecnici e tutti gli operatori coinvolti per aver dato il massimo della collaborazione per arrivare a questo risultato. Quello che dobbiamo favorire è una sempre minore medicalizzazione del parto e un ritorno alla sua naturalità, perché il parto è un evento fisiologico, non patologico. Noi operatori sanitari saremo qui, con la nostra professionalità ed esperienza, a controllare attentamente che tutto proceda per il meglio ed interverremo prontamente se e quando ce ne sia bisogno, ma vogliamo che il parto torni ad essere vissuto come un evento naturale e metteremo le donne in condizione di viverlo in questo modo, grazie alla nuova concezione delle sale parto e ad altre innovazioni organizzative”.

Insieme ai Consultori familiari, saranno avviati dei progetti di sostegno all’allattamento al seno e favorito il rooming in, con la presenza del bambino nella stanza della mamma per almeno 12 ore al giorno. Sarà inoltre consentito al padre di stare con la madre e il neonato per tutta la durata della degenza, non solamente durante l’orario delle visite.