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È ripresa stamattina, dopo un giorno di pausa, a 180 metri di altezza, la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici di Ottana Energia, la fabbrica chiusa a seguito della mancata proroga del regime di essenzialità da parte di Terna, che ha aumentato a dismisura il costo dell'energia.
Tre donne, Valentina Salvai, impiegata di Ottana Energia, Francesca Forma, dipendente di un'impresa di pulizie, e Nevina Mereu, cassaintegrata della Pastesco e segreteria provinciale dei chimici della Cgil, sono salite sulla ciminiera, già occupata in questi giorni da altri operai, per rilanciare la disperata richiesta di aiuto alle istituzioni: dal 18 aprile tutti i dipendenti sono in cig.
Le tre lavoratrici - Salvai e Forma erano già salite in cima due giorni fa, a loro oggi si aggiunge la sindacalista Mereu - sono arrivate alla piattaforma del primo anello della ciminiera a 50 metri: qui si sono fermate per riprendere fiato prima della risalita.
Nel frattempo le Rsu di Ottana Energia fanno un appello ai rappresentanti della Regione - presidente Pigliaru, assessore all'Industria e consiglieri di via Roma - ai parlamentari eletti nel Nuorese, a tutti i sindaci del territorio e ai sindacati affinchè partecipino ad una riunione che si terrà venerdì 22 aprile nei locali della mensa della fabbrica alle 15.
"Dobbiamo condurre insieme questa vertenza - spiegano le Rsu - che riguarda solo Ottana ma tutto il territorio. Qui se non riapre Ottana Energia con i suoi 82 addetti, la crisi trascinerà le poche fabbriche rimaste aperte nell'area e tutto l'indotto. Stiamo parlando di centinaia di posti di lavoro, dobbiamo lottare finché non avremo risposte".