Si è concluso con una posizione unitaria l'incontro tra i sindacati e il patron di Ottana Polimeri, Paolo Clivati, avvenuto questa mattina nella sede aziendale, dopo che i lavoratori, in cassa integrazione da quasi un anno, avevano deciso di occupare lo stabilimento salendo anche sul tetto. Si punta all'acquisizione da parte di Clivati degli impianti di Sarroch, di proprietà dell'Eni, che producono la materia prima che serve all'azienda di Ottana per la produzione di pet e bottiglie di plastica.

Ma gli impianti di Sarroch sono fermi e l'interlocuzione con Eni è difficile. Oggi le parti - sindacati, azienda, lavoratori e Confindustria - hanno concordato di chiedere alla Regione di farsi portavoce della richiesta di un tavolo ministeriale per sbloccare la vertenza. Un vertice preliminare quello di oggi, prima dell'incontro che si terrà il 17 settembre a Cagliari. Una posizione unitaria che ha ridato fiducia agli operai, per questo da oggi si interrompe l'occupazione della fabbrica.

"Questa non è la vertenza di un'unica azienda, ma di tutta l'area industriale di Ottana - commenta Katy Contini, segretaria di categoria per la Cisl - chiudere Ottana Polimeri significa chiudere Ottana energia e le imprese dell'indotto con 300 posti di lavoro che diventano a rischio. Vogliamo trattare direttamente col Governo, devono capire che è una vertenza strategica per il territorio".

E Felicina Corda, segretaria generale della Uil nuorese, ribadisce quale strada si deve imboccare.

"La soluzione dell'acquisizione degli stabilimenti di Sarroch da parte di Clivati è la via più immediata per arrivare a una ripresa della produzione e noi la percorreremo fino in fondo - assicura - Vogliamo una risposta, tra due mesi per gli oltre 80 operai scadranno i termini della cig e si troveranno per strada. Se non otterremo le risposte sperate, si potrà prendere in considerazione la via del biopolimero, ovvero la produzione del pet attraverso la chimica verde, ma è una strada lunga perché è sperimentale".

Affinchè la richiesta di un vertice con il ministero abbia maggiore forza, i lavoratori e i sindacalisti coinvolgeranno anche sindaci, consiglieri regionali e parlamentari del territorio in un incontro in programma venerdì 11 nella sede della Provincia di Nuoro.