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La maschera di Ottana è un elemento che non nasconde, ma rivela lo spirito identitario della sua appartenenza. Il paese del centro Sardegna, del quale spesso si parla per gli effetti di una crisi che nasce ai bordi delle ciminiere, è di fatto un tesoro ricco di storia e di memoria. Caratzas in Otzana è il nome dell'evento organizzato dall'Associazione culturale “Sa Ilonzana” nel segno della cultura, delle trazioni e della solidarietà.
Un percorso di valorizzazione che passa attraverso una serie di iniziative di largo respiro che vivacizzano il mese di febbraio disegnando un cartellone ricco di appuntamenti. Tanti turisti e visitatori domenica scorsa hanno invaso le vie dell'abitato per vivere le atmosfere di uno dei carnevali più belli dell'Isola.
La mattina ha avuto inizio con un convegno sulla figure di Fiorenzo Serra e dell'etnomusicologo danese Andreas Bentzon che hanno visitato e documentato il “Carnevale di Ottana” oltre mezzo secolo fa imprigionando la memoria con immagini di rara bellezza. Durante l'incontro, che ha dato spazio anche alle espressioni artistiche, che hanno avuto come tema Ottana, attraverso la testimonianza di Gino Marielli, si è evidenziato il rapporto speciale che da sempre ha unito i Tazenda alla comunità ospitante.
Il primo cittadino Gian Paolo Marras ha detto che Andrea Parodi definiva Ottana «un paese pieno di musica». Per l'occasione è stato istituito il Premio “Sa Ilonzana” che per il 2015 è stato assegnato a Giuliano Marongiu. «Anche attraverso il suo lavoro - dice Paolo Denti, presidente dell'associazione “Sa Ilonzana” - Giuliano incarna i valori della solidarietà. Oltre alla maschera del nostro Carnevale gli abbiamo consegnato un assegno. Lo prendera il dottor Salvatore Salis con lo scopo di aiutare le famiglie bisognose imparentate con malati terminali».
Grande successo ha riscosso anche il MAT, il museo di arti e tradizioni popolari, strutturato in un percorso che comprende diversi spazi tra cui la chiesa di San Nicola e le case antiche ristrutturate e destinate a ospitare mostre e iniziative culturali. Il museo multimediale dedicato ad Andrea Parodi, a casa Fenudi, documenta la carriera del cantante. Tantissima gente nella piazza principale si è radunata per vivere insieme a Boes e Merdules la magia del Carnevale ottanese.