Uno stanziamento di circa otto milioni di euro per finanziare lo sviluppo locale dei paesi che fanno parte della Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai.

L’ente del centro Sardegna, infatti, è stato individuato come area di Strategia nazionale per le aree interne, S.N.A.I, ovvero lo strumento attraverso il quale perseguire lo sviluppo locale delle zone italiane più marginali, dal Ministero per lo sviluppo economico.

Il sindaco di Tonara Flavia Loche, investito del ruolo di responsabile politico del progetto, e il presidente della Comunità Montana Angelo Nocco hanno firmato ieri a Palazzo Chigi il protocollo d’intesa ufficializzando così l’importante strategia per i comuni interessati.

<<Si tratta di un processo che il Ministero - spiega Nocco - ha avviato due anni fa, quando vennero individuate per la Sardegna le aree dell'Unione della alta Marmilla e quella della nostra comunità montana. L'equipe ministeriale si presentò nelle due aree (per noi a Teti) per verificare quale fra le due fosse pronta per essere finanziata per prima. Scelsero l'Unione dei comuni Alta Marmilla che sta già realizzando il progetto che da allora ad oggi hanno redatto con la collaborazione di tutte le forze sociali, il gruppo di lavoro Ministeriale e dell'Assessorato alla programmazione della RAS. Dalla firma del protocollo di cronoprogramma, avvenuta a Roma l'8 settembre scorso, anche questa Comunità Montana inizia il lavoro di stesura del progetto che vedrà l'approvazione del Ministero entro i prossimi otto mesi>>.

La circoscrizione Gennargentu-Mandrolisai è stata individuata area interna con gravi limiti di accesso ai servizi essenziali per garantire i diritti di cittadinanza, ma con un buon potenziale di crescita legato al sistema produttivo.

<<Credo molto nei risultati della strategia - spiega Flavia Loche - e spero che il lungo e importante lavoro che abbiamo portato avanti ci ripaghi di tutti gli sforzi profusi. Il fine ultimo è quello di consolidare e rendere competitive le imprese già operanti, incrementando la qualità e la quantità delle risorse umane impiegate, migliorando e potenziando la componente di innovazione dei processi produttivi e lavorando alla creazione di un marchio territoriale determinante e garante per l’evoluzione dell’economia locale>>.

La S.N.A.I. dovrebbe rappresentare lo strumento attraverso il quale perseguire lo sviluppo locale delle zone italiane più marginali, seguendo due diverse modalità d’azione: quella dello sviluppo intensivo, che fa riferimento a tutti quei cambiamenti che interessano il benessere dei cittadini e che passano per la salvaguardia dei diritti fondamentali di cittadinanza, quello socio-sanitario, all’istruzione, alla mobilità. L’altra modalità d’azione è quella rivolta allo sviluppo estensivo che, oltre ad incrementare la serenità individuale, mira incrementare concretamente il potenziale economico e produttivo delle aree individuate.

<<Lo scopo, inoltre, è quello di garantire organicità alle politiche di sviluppo locale con il coinvolgimento diretto degli attori residenti e operanti in loco: Amministrazioni, altre istituzioni, imprenditori, artigiani, associazioni, GAL. La bozza di strategia, redatta dal gruppo di lavoro formato da amministratori dei comuni della Comunità montana, che alacremente hanno lavorato per mesi, prevede, oltre all’incremento dei servizi essenziali relativi ai diritti di cittadinanza, come obiettivo prioritario da perseguire , quello dell’adeguamento della rete viaria verso le grandi arterie, oramai obsoleta, alle nuove esigenze di mobilità e di alta densità di traffico. Altra imprescindibile azione sarà quella di favorire un modello scolastico rispondente alle effettive esigenze territoriali, convertendo gli indirizzi già in essere, promuovendo e stabilizzando l’interazione tra il mondo della formazione e del lavoro per costruire insieme professionalità specifiche in grado di rispondere in modo efficace alle dinamiche, in continua evoluzione, dei merca