Sabato prossimo, 10 settembre, saranno presentati presso la sala consiliare di Ovodda i libri di Umberto Oppus "Sa Giustizia ti Cruxada” e “A Balla y Estocadas".

L’appuntamento nel centro barbaricino non è casuale. Infatti, dalla lettura dei libri emergono diversi elementi che riconducono a delle vicende inedite riguardo a degli episodi di cronaca giudiziaria accaduti proprio a Ovodda.

Nel corso dell’incontro, l’autore si soffermerà in particolare su diversi interrogativi, quali: Chi uccise, il 13 ottobre 1668, a Ovodda il pastore Andrea Soddu?; Cosa successe in paese per la festa di Sant'Antonio di Padova del 13 giugno 1680?; Chi uccise la giovane Ereina Sedda il 27 agosto di quello stesso anno 1680?; Il notaio Antioco Matu perché fu assassinato?; Il sindaco Andria Mula il 13 febbraio 1580 chi convocò? e,  infine, il 29 ottobre 1762, nella Curia Mayor del Ducato di Mandas inizia una causa contro Antonio Machony di Ovodda rinviato a giudizio "por havíer abíerto una Carta del sii. Regídor". Cosa conteneva la lettera?

“I libri - dice l’autore Umberto Oppus - sono tutto un insieme di quello che era il Ducato di Mandas con tutti quelli che erano i fatti criminali che hanno interessato anche Ovodda".

"Io sono originario di Mandas – racconta lo scrittore -, il paese che ha il titolo di Ducato, unico concesso dagli spagnoli in Sardegna, che nella sua definizione territoriale andava da Sicci, che oggi è Dolianova, a Terranova, che oggi è Olbia, comprendendo le due Barbagie di Ollolai e Seulo, più la curatoria di Siurgus che oggi è il Sarcidano e la Trexenta”.

Il primo volume, "Sa Giustizia ti Cruxada” di quadro istituzionale, è quello che ricrea la situazione storica dal 1300 al 1840. Il secondo, che doveva essere solo un capitolo del primo, si è rivelato una fonte inesauribile di notizie a tal punto da rendersi necessaria la stesura di un nuovo libro, che parla di delitti, furti e arresti.