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Riscoprire la propria coscienza di comunità per acquisire la forza di combattere lo spopolamento. Una lunga storia fatta di piccoli e grandi uomini, simbolo di una comunità che, con il proprio esempio, hanno saputo dare lezioni di vita, di etica e di umanità.
Gli stessi che sabato all’ex convento Francescano sono stati ricordati dagli studiosi Michele Pinna, Stefano Alberto Tedde e Giuseppe Zicchi nel corso del convegno intitolato “Coscienza di paese – personaggi e vicende padriesi”.
L’iniziativa, organizzata dall’Istituto di studi e ricerche Camillo Bellieni in collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha dato l’opportunità di conoscere figure importanti come il teologo Pietro Paolo Prunas, gli accademici Giovanni Antonio Virdis, Giovanni Pinna Farrà e Carlino Sole, ma anche artisti come il celebre “cantadore” Gavino De Lunas, professionisti del dopoguerra come gli esponenti sardisti Salvatore Sale, Antonio Cambule e Totoi Mura e l’ex insegnante e politico Orazio Porcu.
“La mancanza di lavoro non è l’unico motivo per cui i paesi si spopolano – ha spiegato Michele Pinna, direttore scientifico Is.Be – ci sono fattori che vanno al di là del mero aspetto economico, e sono legati alla coscienza collettiva, alla capacità di riscoprire il proprio valore in quanto comunità”.
Il sindaco Alessandro Mura e l’assessora alla Cultura Pangela Dettori hanno espresso compiacimento per l’ottima riuscita dell’iniziativa. “Stiamo puntando da tempo a riscoprire la memoria rafforzando il tratto identitario – ha dichiarato Mura –. Ci accorgiamo che la gente partecipa con interesse e con vivo entusiasmo a queste manifestazioni, proprio perché si parla degli antenati che hanno reso onore al nostro paese”.
Grande emozione per l’intervento a sorpresa di Orazio Porcu, l’unico personaggio padriese ancora in vita tra quelli ricordati durante il convegno che ha raccontato gli esordi nella vita politica a Padria, il ricordo delle piccole cose all’apparenza insignificanti ma che stanno alla base della nostalgia, e le esperienze di vita, di insegnante e di politico.
Porcu ha rivolto l’invito a indagare figure di illustri cittadini di passaggio, come Stanis Dessì, che negli anni della guerra fu sfollato proprio a Padria. Poi un secondo invito all’Amministrazione comunale, affinché il Museo Civico possa essere intitolato a Carlino Sole, meritevole di aver recuperato tanti reperti storici. La manifestazione è inserita tra le attività che celebrano il trentennale della fondazione dell’Istituto Bellieni.