"Spero che tu muoia, uno come te non può stare in vita". Così recita un messaggio ricevuto su Instagram da Paolo Palumbo, chef e dj di Oristano affetto da Sla, salito sul palco di Sanremo come ospite d'onore nell'edizione del 2020 (il primo affetto da questa malattia) per presentare un suo pezzo.

"E' da anni che che sono vittima di cyber bullismo, minacce e auguri di morte - ha scritto sui social due giorni fa, rendendo pubblico il messaggio ricevuto -.  Non è possibile che tutto questo schifo vada avanti nel 2021 senza alcun controllo da parte dei social - ha denunciato -. Il vittimismo non mi appartiene, ma questa volta ho voluto rendervi partecipi, perché al mio posto potrebbe esserci una persona più debole"

"Tutto ciò mi porta a riflettere sull'ipotesi di abbandonare i social per proteggere le persone che amo", aveva preannunciato. Argomento sul quale è tornato ieri sera, raccontando: "Mi sto prendendo del tempo per capire se la cosa migliore sia abbandonare i social e quindi darla vinta a chi vive di odio e perdere quindi tutti voi che mi supportate e mi date forza e voglia di vivere, o continuare a diffondere il mio messaggio di vita, amore e coraggio".

"E' normale non stare simpatici a tutti - ha chiarito -, ma se al posto delle critiche costruttive si arriva ad augurare la morte questo non lo accetto. Il web e i social hanno dato vita alla peggior gente, frustrati e poveracci che dietro a una tastiera si sentono forti e cercano rivalsa per la loro vita triste e piena di odio, ma soprattutto priva di amore. Una cosa è certa - ha concluso -, niente e nessuno potrà farmi perdere l'amore per la vita".