"Papa Francesco è venuto a conoscenza della scomparsa del vostro caro figlio Stefano e vuole esprimervi tutta la sua sincera vicinanza in questo momento di profonda tristezza e di dolore".

È l'incipit della lettera che il Papa ha fatto recapitare ieri a Marco e Carmela Masala, i genitori di Stefano, il ragazzo di Nule scomparso il 7 maggio dello scorso anno, di cui non si sono più avute notizie.

Una sorpresa inattesa e graditissima, quella del Pontefice, che ha scelto come emissari il vescovo di Ozieri, monsignor Corrado Melis, e l'ex vescovo di Ales, monsignor Giovanni Dettori, concittadino dei coniugi Masala e del loro figlio Stefano.

I due alti prelati hanno bussato alla porta di casa Masala, portando grande emozione, una commozione immensa e uno straordinario conforto per due genitori che ormai da oltre un anno chiedono di sapere che fine abbia fatto Stefano, la cui scomparsa sarebbe legata all'omicidio di Gianluca Monni, il ragazzo di Orune freddato l'8 maggio del 2015 mentre andava a scuola.

Papà Marco e mamma Carmela hanno condiviso la loro gioia con il parroco del paese, don Mimmino Cossu, che durante tutto questo periodo hanno sempre sentito vicino.

La missiva di papa Bergoglio è stata letta ieri a tutti i fedeli durante la messa vespertina.

"Il Santo Padre comprende la vostra angoscia di genitori che continuano a nutrire nel profondo del cuore la speranza di poter riabbracciare il proprio figlio, anche se le possibilità di riaverlo sembrano sempre più flebili", scrive tra l'altro il pontefice, che si rivolge soprattutto alla madre, assai provata nel fisico e nell'animo dall'intera vicenda.

"Il Papa desidera essere vicino a lei, cara signora Carmela, così provata dalla malattia che le è stata recentemente diagnosticata, e affida al Signore la sua salute augurandole la serenità di spirito e la guarigione fisica".