Quello di giovedì mattina è stato il suo ultimo volo. Pasquale Maoddi, di Teti, è morto precipitando con il parapendio prima di riuscire a prendere quota tra le ali di quel cielo di Barbagia che tante volte lo aveva protetto, assecondando la sua grande passione.

Aveva 66 anni, lo spirito di un eterno ragazzo e da qualche anno era andato in pensione dopo essere stato alle dipendenze dell'Enel. Da diversi giorni stava preparando il lancio che si è rivelato fatale. Con un alcuni amici aveva tracciato e delineato con i paletti la pista da percorrere lungo i sentieri rocciosi di Punta Sa Marghine. Era un lanciatore esperto, amava la vita e a Teti era voluto bene da tutti. 

IL RACCONTO A metà mattina Pasquale, supportato nelle operazioni di preparazione dall'amico Sergio, aveva raggiunto il punto del lancio a bordo della sua Honda Civic. La strada tortuosa che porta verso la parte più alta del paese, dove si trova la vedetta, si apre alla vallata dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato. Pasquale voleva sorvolare quell'angolo di paradiso per poi atterrare in prossimità del lago Cucchinadorza.

Erano da poco scoccate le 11, quando lo sportivo ha preso la rincorsa e si è lanciato nel vuoto. Qualcosa, però, non ha funzionato. Il parapendio dal colore giallo, anziché prendere quota, si è avvitato su se stesso schiantandosi in pochi secondi lungo la parete rocciosa.

«Abbiamo assistito a tutta la scena», racconta Lucia Coi, veterinario di Nuoro in servizio a Teti. «Mi trovavo in un'azienda per effettuare delle analisi e davanti a noi si vedeva perfettamente tutto ciò che stava succedendo a Punta Sa Marghine. Ci siamo resi conto che qualcosa nel lancio non stava funzionando. Il parapendio si è avvitato su se stesso ed è precipitato schiantandosi al suolo. Immediatamente abbiamo chiamato i soccorsi».

L'ALLARME Sul posto sono arrivati i carabinieri di Ovodda, quelli di Teti e i militari della nucleo radiomobile di Tonara. I vigili del fuoco di Sorgono hanno attivato le prime operazioni di assistenza e in pochi minuti è arrivato anche l'elisoccorso insieme al 118. Il punto in cui si trovava Pasquale Maoddi era difficile da raggiungere a piedi e così il personale medico è stato calato dall'alto. Purtroppo il tentativo di rianimare l'uomo è stato inutile. Lo sportivo è morto sul colpo.

«Dopo aver accompagnato Pasquale a Punta Sa Marghine - spiega l'amico Sergio Baiu - mi sono spostato vicino al lago Cucchinadorza per assisterlo nell'atterraggio. Anche se in lontananza ho visto tutta la scena e ho capito fin da subito che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Le correnti non hanno permesso al parapendio di prendere quota e lo hanno scaraventato al suolo».

A Teti la notizia dell'incidente si è diffusa in pochissimo tempo. Per alcuni minuti si è sperato che il pensionato fosse ancora vivo, ma quando l'elicottero dei vigili del fuoco1 ha portato a bordo il corpo di Pasquale ormai privo di vita la tristezza ha riempito i cuori di tutti. L'elisoccorso è atterrato nel campo sportivo del paese e tantissime persone, sconvolte e incredule, sono state vicine ai familiari del pensionato. Maoddi lascia moglie e due figli.

 

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