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E' piccolo e può essere utilizzato comodamente a casa, senza dover essere ricoverati e trascorrere la notte in ospedale: si tratta del nuovo strumento portatile, che analizzando il comportamento dei pazienti durante il sonno rem, consente di individuare i soggetti a rischio di sviluppare il Parkinson. I dettagli dell'apparecchio, ideato e sviluppato da 4 ricercatori dell'università Magna Grecia di Catanzaro, coordinati da Aldo Quattrone, sono stati spiegati oggi a Milano, alla presentazione del Congresso della Società italiana di neurologia (Sin), che si svolgerà a Cagliari dall'11 al 14 ottobre.
''La prevenzione del Parkinson è possibile se la diagnosi viene effettuata molto precocemente - spiega Quattrone, presidente della Sin - o prima della comparsa dei disturbi motori caratteristici, come la lentezza dei movimenti e il tremore, ponendo attenzione ad alcuni disturbi non specifici della malattia. Tra questi, i più importanti sono il deficit olfattivo e il disturbo comportamentale durante il sonno rem (rbd), in cui la persona urla, scalcia, e tira pugni durante il sonno''.
Questo disturbo al momento rappresenta il marcatore predittivo più affidabile del Parkinson. ''Circa il 60% dei pazienti che ne è affetto infatti - continua - sviluppa la malattia entro 10-12 anni. La corretta diagnosi dei disturbi dell'olfatto e del sonno rem consente di individuare i soggetti a rischio, e di valutare l'efficacia di interventi con farmaci capaci di arrestare o rallentare il decorso del Parkinson''. Fino ad oggi la diagnosi clinica di rbd doveva essere confermata dalla registrazione poligrafica fatta in ospedale con ricovero del paziente per almeno una notte in centri specializzati e costi elevati per il Ssn.
''L'apparecchio da noi sperimentato - precisa Quattrone - può essere usato a casa del paziente, come l'holter per il cuore, facendogli risparmiare una notte in ospedale. Abbiamo realizzato alcuni prototipi e stiamo depositando in questi giorni il brevetto''.