Ha suscitato un vespaio di polemiche la parodia della corsa degli "scalzi" di Cabras messa in scena da un gruppo che ha partecipato alla sfilata del carnevale di Bonorva. Un travestimento che ha suscitato le perplessità della Chiesa ed è stato ritenuto irriverente anche da tanti fedeli che partecipano alla storica manifestazione religiosa del comune dell'Oristanese.

Il sindaco di Bonorva, Massimo D'Agostino, era intervenuto in merito alla vicenda, spiegando le ragioni dei suoi concittadini e chiedendo scusa a chi si fosse sentito offeso (qui l'articolo).

Stamattina un commento sull'accaduto è arrivato anche dal primo cittadino di Cabras, Andrea Abis. "Pur capendo i momenti goliardici che fanno parte del Carnevale, il gruppo mascherato che ha utilizzato la Corsa degli Scalzi come tema del proprio travestimento, ha colpito il sentimento dei tanti Curridoris e della comunità di Cabras, profondamente radicata a questa grande tradizione religiosa e identitaria", scrive in una nota il sindaco cabrarese.

"Ho ricevuto poco fa la chiamata del Sindaco di Bonorva - racconta Abis - che mi ha espresso il dispiacere per quanto successo e che, pur nella satira del carnevale, non c’è mai stata nei ragazzi alcuna volontà denigratoria della nostra tradizione religiosa. Ho gradito a nome di tutti la sua chiamata e l’ho invitato a presenziare alla Corsa degli Scalzi 2023. Le comunità di Cabras e Bonorva erano e rimangono amiche".