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Ha avuto nizio ieri, mercoledì 25 gennaio, presso il Centro Polivalente di Aritzo, Mapp.arte, il progetto di protagonismo giovanile e di cittadinanza attiva, ideato dall’Associazione di promozione sociale Abbicultura, con la collaborazione del Comitato Giovani della Commissione italiana per l’UNESCO, con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna e finanziato, in questo caso, dal Comune di Aritzo.
Il progetto, che coinvolgerà bambini e ragazzi di diverse fasce d’età, si propone come obiettivo finale la creazione di una mappa turistica partecipata del paese e del territorio in un arco temporale che va da gennaio a maggio. Novità della seconda edizione, Mapp.arte vedrà coinvolto l’Istituto Tecnico Commerciale “Antonio Maxia” di Aritzo, in particolare la classe quarta che verrà inserita nel programma di alternanza scuola-lavoro, affinché i ragazzi possano avvicinarsi a nuove professioni e metodi di lavoro.
Da un’idea di Katerina Nastopoulou (esperta di teatro sociale) e Fabrizio Felici (architetto ed esperto di comunicazione visiva), il progetto Mapp.arte coinvolge in maniera diretta i bambini e i ragazzi dai 10 ai 18 anni e in maniera indiretta tutta la popolazione del territorio di Aritzo. Una spinta verso una nuova interpretazione della propria identità e verso un orientamento professionale futuro più consapevole e in linea con i bisogni concreti del territorio.
Obiettivi principali del progetto sono la valorizzazione del proprio contesto in una logica di re-invezione creativa delle proprie matrici culturali, la sensibilizzazione dei giovani ad un ruolo attivo e consapevole nella società in cui vivono e il loro avvicinamento alla pubblica amministrazione quale interlocutore fondamentale per la realizzazione delle proprie idee.
Il progetto è stato sperimentato nel Comune di Belvì da febbraio a giugno 2016 con il coinvolgimento di 30 ragazzi e oltre il 40% della popolazione.
L’Associazione di promozione sociale Abbicultura è formata da giovani professionisti di vari settori che hanno scelto di riabitare piccoli paesi dopo aver vissuto in grandi città italiane ed estere. Oltre a Mapp.arte, l’Associazione ha attivato, tra Belvì, Aritzo e Desulo, progetti di ricerca sull’architettura e sul rilancio dell’artigianato locale, laboratori teatrali, linguistici e di comunicazione e sono in fase di elaborazione nuovi ambiziosi progetti culturali.