Il gruppo pastori senza bandiera esprime solidarietà e vicinanza alle aziende colpite dal maltempo degli ultimi giorni in Sardegna, ricordando alla politica "che le promesse per gli indennizzi per le calamità naturali non vanno fatte solamente in campagna elettorale".

"Gli impegni presi vanno mantenuti - sostengono in una nota - non come successo in passato per gli incendi del Montiferru, per le alluvioni, per le nevicate, per le invasioni delle cavallette, ecc. Molte aziende sono state costrette a chiudere per via delle promesse a cui non hanno fatto seguito gli interventi necessari. Pertanto, chiediamo fatti e non promesse e che nell'immediato vengano dati gli indennizzi anche alle aziende che da troppi anni stanno aspettando. Ricordiamo inoltre che le aziende sarde per circa l'80% svolgono le proprie attività in territori svantaggiati (rurali) che devono affrontare già di per sé grandi difficoltà di gestione e ricordiamo anche che nel tempo a queste realtà sono stati attribuiti innumerevoli riconoscimenti".

"Quindi - concludono i pastori senza bandiera - deve essere motivo di orgoglio il fatto che le aziende agropastorali sarde svolgano le proprie attività in un contesto rurale mantenendo intatte le tradizioni e peculiarità che hanno contraddistinto la nostra terra da secoli e secoli".