“Per il 2019 – ha spiegato l’assessore della Difesa dell'Ambiente, Gianni Lampis  – è stata autorizzata una spesa di 7 milioni 860mila euro: 4.806.000 euro, per i Comuni che hanno subito una rilevante diminuzione degli occupati nel settore della forestazione, sono già stati ripartiti nello scorso mese di maggio, mentre i restanti 3.054.000, relativi al patrimonio boschivo in aree interessate da gravi forme di deindustrializzazione, di cave dismesse, di impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile, sono stati ripartiti tra i Comuni nei siti del Sulcis Iglesiente, di Tossilo-Ottana’, di Porto Torres e di Siniscola”. 

La programmazione degli interventi viene attuata in base agli obiettivi di recupero ambientale e sulla base delle politiche del lavoro definite con il programma "LavoRas", così da consentire l'inserimento e la salvaguardia dei livelli occupazionali mediante l’utilizzo di risorse regionali. 

I Comuni potranno eseguire lavori di manutenzione forestale che non comportino una modifica delle situazioni naturali e che non siano configurabili come opere edilizie o impianti. inoltre potranno realizzare programmi di forestazione su terreni pubblici e privati affidando la progettazione e la direzione dei lavori degli interventi anche a soggetti non appartenenti a Forestas, previo parere di conformità espresso dall’Agenzia regionale.

Per il reclutamento del personale, potranno procedere con l’attuazione diretta del cantiere oppure con l’affidamento riservato a cooperative sociali o forestali. I lavori dovranno partire entro il 28 febbraio 2020. 

Per il "Sulcis-Iglesiente", Portoscuso riceverà 165mila 000 euro, Buggerru, Fluminimaggiore, Masainas, Perdaxius, Piscinas, San Giovanni Suergiu e Villamassargia 100mila euro, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Gonnesa, Iglesias, Narcao, Nuxis, Sant’Antioco, Santadi, Sant'Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio 70mila.

Per  "Tossilo-Ottana", Ottana 115mila, Borore, Noragugume, Orani e Sarule 100mila euro; Bolotana 70mila euro.

Per il sito di "Siniscola", Siniscola 230mila euro e Posada 100mila euro mentre nel sito di "Porto Torres", Porto Torres 334mila euro.