Oltre duemila persone hanno preso parte al grande evento della primavera a Pattada. La seconda edizione di Abbuconizos e Binu è stata un successo garantito dal lavoro costante ed instancabile della Pro Loco Lerron e del Comune di Pattada che hanno coordinato le numerose associazioni e privati attivatisi per allestire cantine e locali storici del paese.

La manifestazione, che si è svolta sabato 22 aprile, ha visto protagonisti anche i ragazzi delle terze medie che hanno guidato i visitatori nelle visite alle chiese e ai monumenti del centro storico. Nel frattempo, una dopo l’altra, si sono spalancate le porte delle cantine all’interno delle quali sono stati preparati e serviti i piatti tipici della tradizione culinaria locale accompagnati da un buon bicchiere di vino.

I colori della tradizione sono stati accesi dalle danze del Gruppo Folk San Salvatore, mentre il Coro Santa Rughe di Pattada e il gruppo Canta Sassari hanno riproposto le melodie più belle dei loro repertori in un concerto itinerante che, fra un brindisi e un assaggio, ha coinvolto tutti.

Le esposizioni della Falegnameria Fogarizzu, dell’Azienda agricola Funtana Cana, dell’azienda Su Furru ‘e Peppa Brotza e della ceramista di Macomer Valeria Tola hanno reso ancor più affascinante il contesto nel quale si è articolata la manifestazione.

Dalla chiesetta di San Giovanni alla Piazza delle Poste, storico punto di ritrovo della società pattadese, passando per la Piazza dei Poeti di Sardegna decorata con le monumentali pietre di Pinuccio Sciola, i numerosi visitatori accorsi hanno potuto vivere la seducente atmosfera di una Pattada fortemente attaccata alla sua identità. E le carni e i formaggi, le paste ed i dolci cucinati a s’antiga hanno risvegliato una nostalgia mai sopita anche nei padroni di casa che danno già appuntamento alla prossima edizione.

Spiega Giammaria Sanna, presidente della Pro Loco Lerron: “E’ stato un vero successo. Parlano i numeri: quest’anno abbiamo registrato un incremento di presenze di oltre il 30% rispetto alla scorsa edizione. Il grande lavoro di tutti i pattadesi, delle associazioni e dei gruppi privati ha permesso prima di tutto a tutti noi compaesani di scoprire o riscoprire antichi sapori, di rivisitare antichi ambienti dimenticati o mai conosciuti e di far scoprire la Pattada ospitale e ricca di tradizioni e valori che tutti conosciamo”.