Centinaia di persone in prima linea con le fasce tricolore hanno avanzato le richieste del territorio per quanto riguarda le politiche per lo sviluppo e per il lavoro, programmazione, progettualità, investimenti su zone interne, opere strategiche e sicurezza.

Continua così la mobilitazione del Nord ovest Sardegna per chiedere progetti, sviluppo, infrastrutture e servizi. Oggi sindacati, istituzioni, associazioni di categoria, lavoratori hanno manifestato a Pattada, davanti alla diga del Lerno, nella quarta delle assemblee pubbliche organizzate dal Tavolo istituzioni - parti sociali, insieme con la Rete metropolitana nord Sardegna, Provincia, sindaci, Unioni dei Comuni e Comunità montane del Nord Sardegna.

Per un rilancio dell'economia e del tessuto sociale gli organizzatori della mobilitazione indicano come fondamentale il sostegno del settore agroalimentare e chiedono il recupero delle aree agricole, investimenti sulle reti idriche, la connessione fra i distretti rurali e la rete naturalistica.

"Ribadiamo come la situazione emergenziale imponga che si apra immediatamente un confronto con la Regione e il Governo nazionale, finalizzato a individuare urgenti e stabili soluzioni che consentano anche a questo Territorio di riprendere a progettare, realizzare, ripartire", hanno detto il vicepresidente della Rete metropolitana, Mario Conoci, l'amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietro Fois e il coordinatore del Tips, Pier Luigi Ledda. 

"Il divario all'interno della Sardegna, come tra la nostra Isola e il Paese, sta crescendo e crescerà ancora e inesorabilmente se non si interverrà tempestivamente, in modo forte, marcato e risolutivo, per cambiare lo stato delle cose, per invertire le tendenze in atto, per offrire una prospettiva e una speranza anche alle nostre comunità".