Il premier Matteo Renzi è a Sassari, nell'aula magna dell'Università, per la firma del Patto con la Sardegna con il governatore Francesco Pigliaru.

Arrivano nell'Isola 2,9 miliardi di euro per superare il gap infrastrutturale dovuto all'insularità. 1,5 miliardi sono riservati ai settori prioritari: 313 milioni e 600mila euro per la mobilità, 195 milioni per le infrastrutture sanitarie, 140 milioni 463 mila per scuola e università, 285 milioni per il sistema idrico, 180 milioni per l'ambiente e le bonifiche, 292 milioni per lo sviluppo economico, 50 milioni per turismo e cultura, 45 milioni per gli ammortizzatori 2014 e 7 milioni per la governance.

"Dopo anni di assegni a vuoto le cose per il Mezzogiorno stanno cambiando. I patti con i territori non sono più passerelle, ma sono basati sulla lettura delle realtà, individuando interventi e soluzioni ai problemi reali". Così Matteo Renzi a Sassari.

"Sui punti del Patto c'è un impegno del Governo ma ci sono partite ancora aperte. Su La Maddalena so che è una ferita ancora aperta e mancano 20 milioni per risanare la ferita del G7, mi impegno per dare le risposte più efficaci": così Matteo Renzi nel suo intervento a Sassari.

RENZI, OTTIMISMO NON SIA PIU' TABU' - "Abbiamo bisogno di istruzione e di formazione continua, abbiamo bisogno di essere portatori sani di entusiasmo. Non è facile. Se hai entusiasmo ti dicono che sei ottimista e l'ottimismo è tabù. La conclusione è che c'è bisogno di organizzarsi. Quando qualcuno sorride e ironizza sull'Italia deve capire che sorride del Paese sbagliato. Se l'Italia smette di lamentarsi può essere protagonista". Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel suo intervento a Sassari.