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Si è tenuta questa mattina, nella Sala giunta di Villa Devoto, la riunione della Conferenza Regione - Enti Locali.
Il presidente Francesco Pigliaru, insieme agli assessori Raffaele Paci, Cristiano Erriu e Gianmario Demuro e a Pier Sandro Scano, presidente Anci, Andrea Soddu, sindaco di Nuoro, Rodolfo Cancedda, rappresentante ASEL e Carla Medau, rappresentante AICCRE, ha illustrato, nell’ambito di un percorso di condivisione con i territori e le parti politiche e sociali, i contenuti della proposta inoltrata dalla Regione al Governo nazionale ai fini della stesura del Patto con la Sardegna, all’interno del Masterplan con il Sud.
"C'è una differenza sostanziale tra il patto che il Governo ha firmato con altre Regioni del Mezzogiorno e quello che firmerà con noi", ha spiegato il presidente Pigliaru. "Se lo spirito generale è riprogrammare le risorse per venire incontro alle reali esigenze dei territori, per la Sardegna vogliamo che si tenga conto di una narrazione chiara e forte, del tutto originale. Alla ordinaria programmazione dei fondi Fsc, infatti, va aggiunta la straordinarietà del tema insularità, cui destinare ulteriori risorse. Già un anno fa, ad Olbia, abbiamo presentato al governo un dossier specifico sui problemi che ne derivano: non lamentele generiche ma certificazione degli svantaggi attraverso la concretezza dei numeri individuando, nello stesso tempo, gli interventi che possono mitigare gli effetti negativi dati da una condizione che è geografica e quindi strutturale: riguardano continuità territoriale, trasporto interno su ferro, metano. Alle nostre specifiche richieste, il Patto dovrà dare risposte altrettanto specifiche - ha concluso Francesco Pigliaru - con contenuti veri e finanziamenti adeguati".
Il Patto, su cui è attesa la firma conclusiva entro il mese di giugno, stanzia risorse per 1.509 miliardi di euro definendo le azioni di programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione e dà risposte al dossier insularità.
In particolare, sui tre obiettivi strategici, Pigliaru ha informato i presenti di aver richiesto un cofinanziamento sulla continuità territoriale per 30 milioni all’anno per un minimo di 4 anni. 120 milioni in tutto, a cui sommare ulteriori risorse regionali, per rinforzare la continuità verso Roma e Milano. A questo si andrà ad affiancare un rilancio della Ct2 e azioni su altre rotte, non appena sarà sciolto il nodo delle decisioni atteso dall’Unione Europea. Forte l’impegno nel trasporto su ferro per ridurre i tempi di percorrenza tra nord e sud dell’Isola e collegare tra loro i tre aeroporti, così da portare le ferrovie sarde a tutti gli effetti dentro la rete dei collegamenti nazionali. Sul metano, la clausola proposta al Governo chiede, per i sardi, condizioni analoghe a quelle di cui godono i cittadini delle altre regioni, l’impegno sulla dorsale, la parità di costi e la garanzia di condizioni di concorrenza. Confermata la scelta del GNL, anche in vista dell’approdo definitivo sulle energie rinnovabili, come indica il Piano energetico.
Da ultimo, il Presidente ha indicato i settori prioritari su cui si concentreranno le azioni del fondi Fsc: oltre alla mobilità ci sono infrastrutture, scuola, sanità, ambiente, sviluppo economico e produttivo e copertura degli ammortizzatori sociali 2014. “Migliaia di persone stanno aspettando quanto non avuto nel 2014, riteniamo giusto pagare il debito con chi ha grande bisogno” ha concluso Pigliaru ringraziando i presenti: “Il vostro protagonismo è fondamentale”.