Il Comune di Ossi scende in campo in favore dei diabetici sardi e approva all'unanimità̀ una mozione presentata dal Presidente del Consiglio Comunale Angelo Fancellu al fine di permettere anche ai diabetici della Sardegna la possibilità di avere la migliore cura possibile della loro malattia.

La mozione è stata proposta e diffusa dalla “Corona de Logu” (associazione degli amministratori indipendentisti della Sardegna), è stata accolta e approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale, e con essa si invitano il Presidente della Giunta Regionale e l'Assessore alla Sanità della Regione Sardegna a far si di “permettere ai pazienti sardi affetti da Diabete Mellito tipo 1 l'accesso alle moderne biotecnologie (Microinfusori di insulina di ultima generazione, Sensori per la determinazione in continuo delle glicemie), così come permesso nelle altre regioni italiane, eliminando da subito tutte le restrizioni burocratiche che di fatto limitano l'utilizzo di questa tecnologia.

Inoltre si chiede con forza anche di “permettere ai pazienti sardi affetti da Diabete Mellito tipo 2 l'accesso ai farmaci innovativi come per tutti i cittadini delle altre Regioni italiane, e di poterli ritirare direttamente in tutte le farmacie private convenzionate distribuite nel territorio” 

Tali richieste derivano dal fatto che la Regione Sardegna pur detenendo, seconda solo alla Finlandia, il primato negativo di maggiore incidenza del Diabete Mellito tipo 1 (meglio noto come diabete giovanile o insulino-dipendente), limita di fatto l'accesso ai moderni Microinfusori di insulina che iniettano in automatico l'insulina secondo i livelli di glicemia, al fine di evitare sia le iperglicemie che le più pericolose ipoglicemie, oltre a ridurre drasticamente le complicanze croniche del diabete (cecità, insufficienza renale, neuropatie, cardiopatie, etc). 

In Sardegna attualmente centinaia di richieste per queste moderne biotecnologie sono in attesa di risposta da oltre un anno, la gara d'appalto regionale è scaduta da oltre un anno e si è in attesa che venga avviata e conclusa la nuova gara. Nel frattempo si concedono tecnologie obsolete in proroga della gara scaduta. I microinfusori di insulina di ultima generazione, insieme ai sensori per determinare in continuo la glicemia, possono essere permessi solo dopo un lungo iter burocratico e solo dopo essere approvati a discrezione del responsabile ASL, al contrario di altre regioni italiane dove i nuovi microinfusori vengono concessi dietro semplice richiesta dei diabetologi. 

Anche per i pazienti sardi affetti da Diabete Mellito tipo 2 (meglio noto come Diabete dell'adulto) le cose non vanno meglio. Per questo tipo di Diabete negli ultimi anni sono stati scoperti farmaci innovativi che protteggono da temibili complicanze (Infarto, Ictus, Amputazioni, Dialisi, etc) e che ritardano di anni il ricorso alla terapia insulinica. In Sardegna alcuni di questi farmaci, oltre che essere arrivati persino con 

anni di ritardo, hanno una limitata e difficoltosa distribuzione direttamente dalle farmacie centralizzate delle varie ASL. Tale aspetto sta creando disagi alla stragrande maggioranza dei pazienti, come accessi programmati con attese di settimane e di mesi, oltre che file estenuanti talvolta sotto la pioggia o le intemperie, e per quelli che abitano in paesi distanti trasferte di svariati chilometri. Per questi farmaci innovativi si chiede pertanto la distribuzione nelle varie farmacie private e comunali convenzionate distribuite in tutto il territorio della Sardegna. 

Questi disagi e queste disparità, che contrastano con i principi di uguaglianza e di pari dignità dei cittadini della Sardegna rispetto agli altri cittadini dello Stato italiano, sono stati fatti propri dal Consiglio Comunale di Ossi, ed in questa mozione ha elaborato una perentoria richiesta di soluzione. 

Tale richiesta verrà portata all'attenzione degli altri comuni del Coros e del presidente della Conferenza dei Servizi Sanitari dell'ASL di Sassari, oltre naturalmente al Presidente della Giunta e del Consiglio Regionale, e all'Assessore alla Salute.